14 marzo 2010 - Piani di Artavaggio ovvero: "La domenica del Ranzani"
102^ Uscita Curiosandi dedicata a tutti i Ranzani d'Italia (si', quello inventato dal comico di Zelig), che ci ha allietato - si fa per dire - tutta la bellissima e soleggiata uscita ai Piani di Artavaggio.
Il primo contatto già al mattino: mentre percorriamo a velocità moderata le gallerie che attraversano Lecco, il Nostro Imbediota alla guida del solito SUV nero ingrana la marcia e, incurante di essere in galleria, oltrepassa la doppia striscia continua e supera rombando tutta la colonna di auto!
Niente paura, lo incontriamo ancora: dopo esserci arrampicati ai Piani d'Artavaggio, ammiriamo estasiati lo splendido panorama ma il Ranzani è ancora in agguato... Trascorre buona parte della mattinata e del primo pomeriggio a bordo di una motoslitta - nera, ovviamente - e bontà sua ci frastorna con il rombo del suo motore e la puzza dei gas di scarico!
Non è finita: c'e' un elicottero che fa la spola fra la parte bassa e alta dei Piani portando la gente ai Rifugi alti.Poteva il Ranzani esimersi da questa avventura? E infatti scende dalla motoslitta e sale a bordo dell'elicottero!
Noi, che cerchiamo la solitudine nei boschi.
Noi, che ascoltiamo lo stormire delle fronde degli alberi mosse dal vento.
Noi, che salutiamo i rari viandanti incontrati sul nostro cammino.
Noi, che ci fermiamo a dissetarci ai torrenti.
Noi, che ammiriamo la potenza di una cascata.
Noi, che ci emozioniamo gurdando il sole al tramonto che incendia le cime innevate.
Noi, che spesso sbagliamo strada e dobbiamo tornare indietro.
Noi, che a volte facciamo il giro al contrario ma siamo felici lo stesso.
Noi, che sopportiamo la fatica pur di dire "ce l'abbiamo fatta".
Noi, che affrontiamo la pioggia, la neve e la grandine sotto le nostre mantelle.
Noi, che superiamo l'erta sotto il sole di luglio o il gelo di gennaio.
Noi, che ci riscaldiamo nei rifugi.
Noi, che amiamo la montagna perchè è tutto questo,
Noi, che abbiamo dovuto passare la giornata con il Ranzani!
Alla prossima,
Mario
7 marzo 2010 - 101^ U.C. - Val Biandino e Rif. Tavecchia
Nonostante le pessime previsioni, un eroico manipolo di Curiosandi si è avventurato in val Biandino per la 101 uscita (detta anche CI U.C.).
La meta è il rifugio Tavecchia che le guide danno per aperto nel weekend: mentre ci inerpichiamo lo speriamo con tutto il cuore perchè la temperatura è bassa, anche se il panino di emergenza fa parte del nostro corredo.
Iniziato il cammino ad Introbio (ma sembra di essere ad Ancona, piazza Cavour, piazza Roma, viale della Vittoria,...) e superata l'edicola dedicata a sant'Uberto, dobbiamo decidere fra due percorsi: la mulattiera o il sentiero del Bitto.
Scegliamo il secondo e mal ce ne incoglie: è più vario ma molto più faticoso con i suoi saliscendi, i passaggi stretti e lo scavalcare i mucchi di neve di recenti valanghe.
La mulattiera invece, che vediamo dall'altra parte della valle, è diritta come un fuso e sale in maniera costante. Noi, come al solito, se non ci facciamo del male non siamo contenti...
Ad un certo punto vediamo una casa che scambiamo per il rifugio e crediamo di essere arrivati, ma il nostro sentiero lo aggira abilmente e non abbiamo modo di arrivarci: che delusione! Invece ad un certo punto riusciamo a vedere la meta, è aperto e i nostri cuori si allargano!
Ci sediamo al tavolo con due simpatici signori con cui subito attacchiamo bottone e ci rovesciano addosso la loro personalissima weltanschauung: passeggiata bella uguale rifugio con ottima cucina e prezzo basso, e il Tavecchia è in cima alla classifica!
Come al solito non facciamo prigionieri; per accontentare il nostro Anonimo lettore, ecco un'immagine della libagione, che ritrae il volto soddisfatto degli eroi dopo:
- risotto con salsiccia
- polenta e mortadella
- polenta e involtini
- polenta con stinco e patate al forno
ma prima:
- del tagliere dei formaggi col miele
- della torta
- del caffè
- della grappa
- del genepy
- del fernet
Per il ritorno optiamo per la mulattiera; a parte un paio di scivolate di Canio che vuole emulare Carolina Kostner alle Olimpiadi (grande somiglianza, solo il colore degli occhi li distingue...) arriviamo tranquilli alla trek mobile.
Alla prossima!
Mario
P.S. però quelle occhiate infuocate...
28 Febbraio 2010 - Piani d'Erna - ...e sono 100!!!
Grande festa per la 100^ uscita dei Curiosandi (detta anche il C U.C.)!
Per celebrare l'evento, questa volta preferiamo lasciare spazio alle immagini invece che al racconto, e vogliamo ricordare chi non ha potuto essere dei nostri in questa magica giornata (la Prof, Ciccio, l'UomoBionico...).
Tanti auguri, cari Curiosandi, e 100 di questi giorni!!!
Per dovere di cronaca, ecco il percorso. Non fatevi ingannare dai colori primaverili, noi lo abbiamo percorso sotto una fitta nevicata!
Alla prossima!
Mario
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