APPUNTI DI VIAGGIO - IL GIORNO DOPO

DOMENICA 3 MARZO 2008 - I CORNI DI CANZO


Ragazzi,sono titubante ma mi sembrava opportuno aggiungere alcune piccole notarelle di uno di curiosandi.Gita da incorniciare, una tra le più riuscite da mettere tra le prime sul mio personalissimo cartellino, come direbbe Rino Tommasi.Ma andiamo con ordine.

La giornata nettamente primaverile propizia una partecipazione massiva, siamo in otto, quindi c'è anche Lancillotto e con i nostri fidi panini di scorta si parte per Canzo.
A Bovisa, Manfred vede in biglietteria il nostro amico del pesce fritto, silenzioso e odoroso compagno di tanti viaggi di ritorno dalle escursioni nella zona del triangolo lariano.Sul treno prendiamo possesso di una intera fila e in maniera chiassosa trascorriamo il tempo verso la meta, a Inverigo, ci alziamo tutti in piedi e con la mano sul cuore salutiamo simbolicamente Sandroilcapo e signora.Insomma la giornata sembra mettersi su di una bella rotaia :)
Alla discesa dal treno, effettuiamo una sosta obbligata in pasticceria e poi via per la salita.Manfred, guida la truppa, tira fuori dal libro dei ricordi le escursioni di 'quella volta' e ci conduce senza minimo dubbio verso le Fonti Gajum e poi all'attacco del sentiero numero 1.
Si va senza problemi, raggiungiamo la prim'alpe e poi in sequenza la seconda e successivamente la terza, qui De Zan direbbe con andatura 'endanger'.Fino a qui nulla da segnalare, ma da adesso comincia la salita impegnativa, infatti la truppa piano piano si allunga e vengono allestite due soste per riprendere fiato.
Foto numero 1
Finalmente arriviamo al pianoro sotto i Corni e qui decidiamo di consumare i nostri panini, naturalemnte dopo aver scattato le foto di rito, infatti il panorama è invidiabile, da un lato la pianura lombarda e dall'altro il lago di Como e la discesa tutta completamente innevata! Uno spettacolo!Foto Numero 2
A questo punto i soliti sconsiderati decidono di intraprendere al salita, Lorimer , Antonelladilorenzo e la Maestra invece si dirigono al rifugio.
Foto Numero 3
La salita sembra dura ma nemmeno troppo, in cima si ammira un panorama molto bello e le immancabili foto di rito ci ritraggono contenti e felici dell'impresa effettuata.Dimenticavo di dire che prima di attaccare l'ascesa, un 'simpatico' escursionista 'si permette di darci un suggerimento'.
Infatti ci dice che la salita è fattibile, occorre solo stare attenti al ghiaccio e dai tratti 'scoperti'!Che vi devo dire, solo dopo abbiamo avuto l'esatta percezione di cosa volesse dire.La prossima volta che uno si permette, lo zittisco all'istante!
Foto Numero 4
Bene, discesa da escursionisti esperti e poi meritato risposo al rifugio SEV.
Qui, a dire il vero, i nostri prodi si rifocillano chiedendo un bianco, ma grande è la sorpresa nel vedersi servire un Bianco dei Castelli, manco fossimo sul Terminillo!!Che dire, almeno un prosecco!
Bando alle lamentele, si rientra, passando il colletto dei Corni con la neve al polpaccio, anche questa è fatta.
Discesa per Canzo senza troppi patemi, con sosta alla terz'alpe per usufruire della fontanella e riempire le borracce.
Anche qui una nota di colore, nel cortile c'erano delle casse con dei bottiglioni di vino , la curiosità ci ha spinto a spiare le etichette; anche qui che delusione, dopo una prima bottiglia di barbera del piemonte, abbiamo trovato un montepulciano d'abruzzo ed un citra, sempre dell'abruzzo, la prossima volta il vino lo compriamo al supermercato a Milano!!!

Bene, ci aggiorniamo alle prossime puntate!




Foto Numero 1

Foto Numero 2
Foto Numero 3
Foto Numero 4

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