CXVI U.C. - 25 luglio 2010 Lago Ritom e Capanna Cadlimo
Gitona!
Da Piora (uscita dopo Biasca) al lago Ritom, lago Tom, lago Scuro e altri laghetti fino alla Capanna Cadlimo dove abbiamo consumato il nostro pasto (all'interno, fuori non si riusciva a stare).
Panorami stupendi per una lunga camminata con un gran freddo (6 gradi all'arrivo!) e vento gelido, ma la vista valeva la gran fatica.
CXV U.C. - 18 luglio 2010 Lago Trescolmen
Bella gita in terra elvetica, e precisamente in alta Val Calanca.
Da ricordare il gran vento al nostro arrivo al laghetto (altro che bagno!) e la Rivella bevuta dal Dorico al ritorno, pagata in euro ("li accetto, tanto li spendo a Bergamo!" ci ha detto l'oste... mah, chissa' cosa ci va a fare laggiu'...)
Alla prossima!
Mario
CXIV U.C. - 11 luglio 2010 Grignone: solo per pochi!
In una data entrata nella leggenda dell'Italia calcistica abbiamo approfittato dell'assenza del Dorico e non volendo andare in una delle sue mete preferite, abbiamo scelto di affrontare una bella avventura: il Grignone salendo da Cainallo, versante nord della maestosa montagna lecchese.
Viaggio tranquillo anche se assai trafficato, la prima sorpresa al parcheggio: completamente pieno di macchine, persino nel viottolo di accesso come a Riccione la mattina di Ferragosto.
Partiamo indomiti e in breve raggiungiamo il rifugio Bogani (meta di una precedente gita invernale): fatto senza neve è decisamente molto più facile e meno faticoso.
Da qui prendiamo il sentiero numero 25 che ci deve portare in cima; dopo un lungo tratto in leggera salita, parta la ripidissima erta che con il gran caldo ci fa boccheggiare. Ad un certo punto, cotto dal sole e dalla fatica e con un gran fiatone, mi appare una bellissima ragazza con i capelli neri e occhi azzurri come il mare. Li' per li' penso di avere una visione mistica ma Salvo mi rassicura: Nostra Signora non si è mai presentata con dei calzoncini cosi' corti e cosi' attillati!!!
Rinfrancato riprendo il cammino e finalmente raggiungiamo l'ultimo balzo: ci si deve arrampicare per circa una trentina di metri aggrappandoci ad una catena.
Siamo al rifugio: optiamo per i pizzoccheri e per la prima volta ce li servono scaldati nel microonde: mah! questi montanari...
Iniziamo la discesa e con un bel percorso ad anello ci ritroviamo al Bogani, avendo percorso al ritorno il sentiero numero 33. Pensavate che fosse voluto, vero?
Naturalmente no: da qualche parte abbiamo preso il sentiero sbagliato, per fortuna anche questo arriva al Bogani! da qui in breve raggiungiamo la macchina: il sentiero è affollato come corso Buenos Aires la vigilia di Natale...
Infine, rientro in coda: da Introbio a Balisio a passo d'uomo, tutti i milanesi oggi sono andati in Valsassina, e noi pure.
Alla prossima!
Mario
CXIII U.C. - 4 luglio 2010 - da Gesero al passo San Jorio
Grande rientro della Prof per un'altra uscita in Svizzera.
Per non smentirci: stavolta non avevamo ne' la descrizione del percorso, ne' altimetro, ne' cartina... ed e' andata meglio del solito!
Abbiamo trovato il sentiero e non abbiamo mai sbagliato (scheda tecnica in fondo al post).
Bellissimo sentiero all'andata, fra panorami stupendi (da ricordare anche l'altare patriottico in una cappelletta e il sasso con la bandiera elvetica incisa).
Il ritorno invece e' poco panoramico e completamente al sole. Tra l'altro, una spiacevole sorpresa all'arrivo alla Capanna Gesero: e' 100 m sotto il parcheggio e ci tocca risalire al sole e su strada asfaltata...
Invece molto toccante l'incontro al rifugio San Jorio: e' gestito da volontari dell'OMG (Operazione Mato Grosso) che devolvono tutto il ricavato per sovvenzionare un ospedale in Peru' e ogni tanto partono per 6 mesi alla volta del Sud America.
Bellissime persone!
Abbiamo chiacchierato piacevolmente con un imprenditore in pensione, un insegnante di lettere, un pediatra e la responsabile del rifugio. Tutti con un grande entusiasmo, una grande disponibilità e tanta voglia di aiutare il prossimo.
Abbiamo preso i riferimenti: non si sa mai...
Alla prossima!
Mario
Scheda Tecnica
Si esce dall'autostrada a Roveredo (al bivio di Bellinzona sud, prendere per il San Bernardino). All'uscita si prende a destra e si attraversa l'abitato. Alle ultime case del paese si svolta a sinistra per Laura e ci inerpica fino al villaggio; lo si attraversa e si prosegue per la stradina. Si incontrano due gallerie, subito dopo la seconda c'e' lo spiazzo per posteggiare.
Qui si prende il sentiero subito a sinistra della galleria e si seguono i cartelli gialli per il San Jorio. Il percorso e' facile e alberato, si raggiunge una cappella e si attraversa un torrente con un masso che ha la bandiera svizzera incisa. Si prosegue sempre per il sentiero, e dopo un po' il paesaggio diventa "lunare". Si raggiunge una casupola proprio sotto il Cugn e il Marmontana alla sua sinistra: qui si svolta a destra e si sale verso il passo. Il sentiero riprende ben tracciato e in circa 10 minuti si raggiunge il passo e il rifugio.
Al ritorno si riprende il sentiero prima percorso fino al bivio che indica Gesero su una roccia (all'andata siamo arrivati dall'altro sentiero) e si scende seguendo i segnavia. Arrivati alla Capanna Gesero, si prende a destra sulla mulattiera fino a raggiungere di nuovo lo spiazzo dove abbiamo lasciato l'auto.
CXII U.C. 27 giugno 2010 - San Bernardino CH
Splendida giornata di sole e cielo limpido per un'altra uscita in terra elevetica.
Equipaggio inedito: io, ilDorico, Silvia e per la prima volta si uniscono a noi il famoso Alecremo e Nuccia.
Questa volta il percorso ci porta da San bernardino Villaggio al Passo con un percorso ad anello: e pensavate che lo avremmo percorso al contrario come al solito?
Armati di descrizione, cartelli gialli, cartina e altimetro siamo riusciti ad imboccare un sentiero diverso da quello previsto!!!
Per fortuna (ma lo abbiamo scoperto al ritorno) era il più panoramico di quelli che si inerpicano fino al Passo (a proposito, affollato come la piazza del Duomo il sabato pomeriggio), all'ombra del Pizzo dell'Uccello che una villeggiante era tutta contenta di avere scalato... mah, questi grigionesi!
L'Ospizio al nostro arrivo promette ahinoi solo affettati e formaggi e quindi controvoglia addentiamo i nostri panini, solo in parte allietati da una buona birra svizzera. A proposito, l'integerrimo cameriere ci ha chiede se paghiamo in euro o franchi: scoperto che siamo italiani, ha voluto essere pagato in anticipo mentre ai commensali rossocrociati lasciava consumare con tranquillità... e poi dicono di essere neutrali!
Il percorso del ritorno (giusto, stavolta) scende a fianco della statale e sotto un sole a piombo mentre l'andata era stata in parte in uno splendido bosco alpino) e finalmente scopriamo dove abbiamo sbagliato: anche stavolta, proprio all'imbocco del sentiero!
Per consolarci, sosta ad un bar di San Bernardino dove ilDorico e Alecremo gustano la mitica Rivella, facendo pure finta di apprezzarla!
Alla prossima!
Mario
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