11 Marzo 2007 Trekking: Torno, Piazzaga, Monte Piatto



Appuntamento
:
8:25 davanti alla biglietteria di Cadorna FNM.

Andata:
Treno Milano Cadorna - Como
08:42 (Bovisa 08:50) - 9:44
Battello Como - Torno
10:00 - 10:29
11:10 - 11:39

Ritorno:
Battello Torno - Como
17:52 - 18:20
18:29 - 19:07
19:08 - 19:42
Treno Como - Milano FNM ( fermano a Bovisa )
17:46 18:49
18:16 19:19
18:36 19:31
19:16 20:19
19:46 20:49
20:16 21:19
21:16 22:19

Pranzo: Al sacco
Difficoltà: Ultra facile

Descrizione:
Un giro ad anello tra boschi e massi erratici, tempo totale di cammino: circa 4-5- ore. Dislivello complessivo: pochissimo ! circa 400 m. - da Torno (201 m.) al Monte Piatto (610 m.). Arrivate comodamente a Como con il treno delle Ferrovie Nord, che vi deposita a poche decine di metri dal Lungolago, e se il battello in partenza per Torno vi lascia qualche tempo di attesa approfittatene per fare una bella colazione nel signorile bar-pasticceria che si affaccia sulla piazza principale di fronte all'imbarcadero. Il battello vi porterà in pochi munuti nel grazioso porticciolo di Torno, uno dei più caratteristici paesi che si affacciano su questo tratto di lago . Risalite tranquillamente le antiche viuzze che si snodano nel centro storico e attraversate la Statale che divide in due l'abitato. Dalla Piazza degli Alpini ha inizio l'itinarario per Piazzaga: seguite le frecce rosse per la strada regia e ai bivi successivi prendete a sinistra per Molina , Piazzaga/Massi avelli. Nell'incertezza chiedete a qualche abitante: lo conoscono tutti. L'ampia mulattiera procede in leggera salita , affiancata da campi terrazzati e vecchi cascinali e offrendo vasti scorci panoramici sullo scenario del lago in direzione nord . Dopo aver superato un arco in pietra di probabile origine romana il sentiero si addentra in un suggestivo valloncello dalla vegetazione lussureggiante. Si giunge un ponte in pietra che scavalca uno spumeggiante torrente: le ripide pareti rocciose suggeriscono quel tipo di paesaggio che piaceva ai grandi artisti romantici, come Kaspar Friedrich, che ne avrebbe tratto dei disegni stupendi. Oltre il ponticello ci si trova di fronte a un bivio: qui vale la pena di fare una deviazione e prendere a sinistra per andare a vedere certi interessanti 'massi avelli' ricavati da grandi massi erratici che si trovano numerosi in questa zona. In questi blocchi di roccia sono scavati dei sepolcri, il più imponente dei quali misura oltre 180 cm. per 80. Al terzo avello e più grande avello (Negrenza) avete l'alternativa: (a) proseguite sul sentiero nel bosco e in circa 15' incrociate la mulattiera che sale a Piazzaga; (b) tornate indietro al bivio del ponte e riprendete il sentiero che in circa mezz'ora porterà all'alpe Piazzaga ( 550 m.). Qui c'è anche una rustica trattoria, dove, se non è troppo affollata, potrete fare sosta per il pranzo. Da Piazzaga la mulattiera prosegue per il Montepiatto (610 m.), un grazioso pianoro il cui punto più suggestivo è senza dubbio lo spazio che circonda la chiesa e da cui si gode una vista bellissima su tutto il lago. Per tornare a Torno (scusate il garbuglio di parole), se non volete rifare lo stesso sentiero dell'andata, prendete la mulattiera che scende sul versante occidentale del monte e in meno di un'ora sarete rientrati alla base. E' una passeggiata veramente bella, panoramica, adatta a tutti, anche a famiglie con bambini.

Note turistiche:
Torno è situato in bella posizione sopra un promontorio di fronte a Moltrasio ai piedi del monte Bisbino e del Colmegnone, si distingue per le tipiche caratteristiche del borgo medievale: stretti e serpeggianti vicoli, case con portali in pietra con decorazioni in ferro battuto alle finestre e ai poggioli. La cittadina attraversò, dal secolo XIII al XVI, un periodo fiorente per le sue fabbriche di panni ed arazzi che venivano esportati anche in Germania ma, nel 1522, dopo numerosi scontri, anche navali, con la vicina Como venne distrutta, e da allora non raggiunse più il suo antico splendore. Delle numerose fortificazioni medievali, sono ancora visibili i resti del Castello sulla riva del lago e la Porta Travaina sulla strada per Piazzaga. Furono di Torno due pittori vissuti tra il 400 e il 500: Bartolomeo Benzi e Andrea de Passeris, autore d'alcune opere custodite nel Duomo di Como. Dall'abitato si può salire, seguendo l'antica mulattiera che si snoda nel bosco, a Montepiatto (610 m.), le sue case sono abitate solo nel periodo estivo o nei giorni festivi; dal sagrato della piccola chiesa, un tempo affiancato da un convento di monache, si gode una bella vista sul lago. In un prato del luogo, nei pressi della chiesa dedicata a Sant'Elisabetta, è possibile ammirare la "pietra pendula", masso erratico a forma di fungo in bilico su di una roccia.

Da vedere:

Villa Pliniana > Chiesa di Santa Tecla
Edificio romanico duecentesco più volte rimaneggiato, si specchia nel lago con un'alta torre campanaria a monofore e bifore ricostruita nel 1893 e vanta una splendida facciata ornata da un portale marmoreo rinascimentale e da un rosone gotico. All'interno, nella prima cappella di sinistra, vi troviamo una Madonna ed un affresco dipinto nel 1502 di Bartolomeo Benzi; sul soffitto, moderne pitture del Beghè e dell'Andreani.
Chiesa di San Giovanni
È la più antica chiesa del paese, situata a mezza costa a fianco del cimitero, conserva un solido campanile romanico, sovralzato e restaurato nel 1962, in bella muratura regolare con quattro spaccature divise da archetti, ha un piano di monofore e due di bifore a doppio arco. Presenta un'elegante portale marmoreo rinascimentale (fine del '400) opera del Rodari, con statue e gruppi marmorei. Ad abbellire ulteriormente l'interno ad una navata ampia e appiattita con copertura lignea in vista, così sistemato nel 1496, sono le due acquasantiere, una romanica e l'altra rinascimentale, gli antichi affreschi sui piloni e sul muro, i dipinti del 600 che ricoprono il frontone del presbiterio a trifora acuta e le tele sei- settecentesche alle pareti della navata.
Dietro l'altare, lontano da occhi indiscreti, troviamo, oltre alla preziosa croce d'argento, le reliquie di San Chiodo che, unitamente a quelle dei SS. Innocenti, vengono esposte al pubblico tre volte all'anno. L'intero edificio, ampliato verso la fine del XV secolo, fu poi modificato nel '600 e nel '700.
Villa Taverna - Frazione Perlasca
La magnifica villa, sita nel tratto di costa tra Blevio e Torno, è nota anche per le bellezze del gran parco che si estende sulle rive del lago. L'edificio è costituito da un corpo centrale dal quale escono due ali simmetriche. Antonio Tanzi, alla fine del Settecento, fece costruire le due ali, i Taverna, fecero invece aggiungere il corpo centrale. Nella Villa, che oggi è un lussuoso condominio, soggiornarono parecchie personalità di spicco invitati dai due proprietari.

http://www.passolento.it/schede_gite/torno.htm
http://www.navigazionelaghi.it/italia/navicomo/indicecomo.htm
http://www.arpalombardia.it/meteo/bollettini/bolmet.htm

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ragazzi, bella gita.
Un po' problematico comprendere le tariffe del battello, ma per il resto tutto ok
ciao

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