APPUNTI DI VIAGGIO - BICICLETTA CHE PASSIONE 02 AGOSTO 2008

GITA CICLISTICA DA COLICO A MENAGGIO

Breve descrizione di una gita effettuata da il dorico per esplorare sempre nuovi percorsi e terre lontane.Studiata a tavolino la cartina ed individuate le distanze e le tappe si parte.Treno per Colico dalla Stazione Centrale e bici al seguito.
Prendo la ciclabile dell'Adda in direzione Sondrio, ed arrivo alla strada statale che attraversa il Pian di Spagna e qui, con molta cautela, sfidando un intenso traffico automobilistico cerco di dirigermi verso Sorico.
Alla fine dopo aver rischiato la vita e, mentalmente ringraziato che non ci fossero altre persone, vedi il libanese, raggiungo una ciclabile in territorio di Sorico che mi mette al riparo dal traffico e mi consente di pensare di aver avuto una bella idea nell'organizzare questa uscita.
In effetti la ciclabile è molto bella, scorre in riva al lago lambendo spiagge e campeggi affollati di turisti stranieri, infatti quando sento un idioma familiare, penso tra me e me: che bello quando all'estero si incontrano degli italiani, ma caspita, siamo in Italia!Siamo ormai a mezzogiorno, individuo una spiaggetta e decido di scendere in acquauno e di consumare la colazione al sacco che ho al seguito.
L'acqua è bellissima, spiaggia di sabbia fine che rassomiglia alla Romagna, intorno a me solo stranieri, tedeschi per la precisione, di italiani nemmeno l'ombra.
Riprendo il viaggio ed ho la sorpresa del termine della pista ciclabile, adesso devo percorre la strada statale, che fortumatemente, data l'ora soleggiata non è molto trafficata.
Con un percorso nemmeno troppo impegnativo attraverso alcuni paesi, Gerio Lario, Domaso, ricchi di attrezzature turistiche, campeggi etc e giungo a Gravedona.Qui, dopo essermi affacciato dalla piazzetta del vecchio castello ed aver ammirato il paese sottostante, torno indietro ed affronto una ripida discesa in contromano , nei pressi del Palazzo Gallio, e giungo in riva al lago. Finalmente poco traffico e strada in piano , mi diverto a pedalare nel paese, naturalmente alla ricerca di Via Roma, e giungo ad una bellissima chiesa dove posso approfondire il lato artistico della gita.


Vista dal 'castello' di Gravedona


Dietro la chiesa spiaggia ed altro tuffo in acquauno, circondato dai soliti tedeschi.
Riprendo al bici e seguo un itinerario, denominato lungo spiaggia, che non è proprio una pista ciclabile, ma un tracciato ampiamente percorribile dalla bici che mi porta verso Dongo sempre costeggiando il lago e le varie attrezzature turistiche.
Devo dire che questa parte del lago è molto bella, pochissimi italiani ma posti molto interessanti sia dal punto paessaggistico che artistico.
Arrivo a Dongo, anche qui ho l'occasione di visitare una chiesa dell'XI° secolo e di percorrere i vicoli del centro storico.

Dongo, panorama

A mio parere, Gravedona è molto più interessante e grande, Dongo più racchiuso ed affacciato su un piccolo lungolago alberato che ricorda un po' Luino.Riprendo la strada, e mi dirigo in direzione lago, e qui passo per la vecchia strada sostituita da quella in galleria, per fortuna, con molte auto sarebbe stato un percorso non troppo agevole.Mi godo quindi il panorama del lago e mi fermo a San Vito, sul lungo lago di Rezzonico, tutti posti molto belli, che vi suggerisco di visitare.Stiamo per avvicinarci sempre più alla meta della gita, Menaggio, e mi trovo davanti alcune gallerie, per fortuna c' è anche la strada originaria, scelgo sempre questa soluzione, insieme ad altri ciclisti diportiti come me.Finalmente arrivo a Menaggio, mi dirigo all'imbarcadero giusto in tempo per fare il biglietto e partire col traghetto per Varenna.Sul traghetto, fa bella figura, una ragazza alla guida di un pagodino color ghiaccio, scarpe con tacchi del 14 ed un importante cappello di paglia nero, che attira gli sguardi dei marinai e delle donne presenti, che la esaminano a 'peso'.

Tranquilli, è in compagnia, del figlio di secondo letto di un cumenda dell'industria serica, anche lui con Porshe Carrera decapottabile color grigio canna di fucile.
I marinai attaccano discorso commentando le prestazioni delle auto, le donne presenti continuano a soppesare le spese relative alla parrucchiera/manicure/estetista/visagista etc che sostengono la forma invidiabile della nostra pilota di auto sportiva.

Varenna

Arrivo a Varenna giusto in tempo per la coincidenza col treno per Milano, trovo sul binario un altro ciclista, che non da molta confidenza, questa volta imbrocco il lato della pilotina, la testa, e carico la bici.
Viaggio senza problemi fino alla Stazione Centrale e poi a casa.
Che vi devo dire, il giro è molto bello, nei tratti Sorico e Gravedona - Dongo, gli altri sono da affrontare con molta attenzione per via del traffico, peccato perchè la distanza non è impegnativa.
Alla prossima!!!!!!!!!!!!!!!!

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