Gita 160 - 6 novembre 2011: Chiavenna e le Marmitte dei Giganti



Solo la pioggia battente di questi giorni poteva interrompere le uscite trekking, così abbiamo organizzato una gita a Chiavenna per vedere le Marmitte dei Giganti.

Appuntamento collaudato ad Arosio dove recuperiamo Salvo e via verso Lecco e poi le lunghe gallerie fino a Colico; colazione a Novate Mezzola e acquisto di formaggio al distributore automatico. Tutto come previsto!

Arriviamo a Chiavenna, riusciamo a parcheggiare esattamente dove la guida ci consiglia e iniziamo la passeggiata nel "Parco dei Giganti": subito alle spalle della cittadina parte una mulattiera comoda con un percorso ad anello per ammirare le famose Marmitte.
Il sentiero è agevole, si passeggia nel bosco chiacchierando amabilmente; purtroppo le foglie lo hanno ricoperto e la pioggia lo ha reso assai scivoloso, noi abbiamo solo degli scarponcini leggeri e cerchiamo di non cadere.

Arriviamo al punto più alto, siamo sopra una "Marmitta": vediamo Chiavenna e la valle di San Giacomo verso lo Spluga, le cime innevate sullo sfondo. Bello, nonostante il cielo grigio.



Rientriamo facendo attenzione in discesa a non cadere e percorriamo il quartiere dei Crotti: peccato, molti sono chiusi. Ne scegliamo uno che è stato costruito a ridosso di una grotta naturale, molto bello!

Pomeriggio dedicato al relax con vasca in centro a Chiavenna, il ponte sul fiume impetuoso, le vie Spluga e Bregaglia, il Castello (sembra normanno...), la gogna medievale.





E anche questa è fatta, alla prossima!

Gita 159 - 30 ottobre 2011: Scimarota e lago Starlaresc (CH)



Formazione inedita per l'uscita di oggi, siamo io e Giorgio: Canio è nella Dorica, Salvo azzerato dal raffreddore.
La meta è un laghetto preso dalla solita guida, lo Starlaresc; si sale da Brione Verzasca dove arriviamo senza problemi: ormai queste strade non hanno più segreti, fra un po' ci daranno la cittadinanza onoraria!

E' una bella giornata di sole, il cielo è terso anche se la temperatura alle 9 e mezza è poco sopra lo zero: ci aspettano 1.100 metri di dislivello oggi, si parte.

Il sentiero purtroppo è sempre nel bosco, solo un paio di "aperture" fra gli alberi mi consentono un paio di foto.





Caspita, quanto è ripido, non c'è mai un attimo di tregua!

Verso i 1600 mt inizia la neve, è la prima della stagione che calpestiamo. Continua imperterrita e implacabile la salita, Giorgio va su come un treno mentre io verso la fine arranco un po'.
Finalmente arriviamo alla Scimarota: è un alpeggio su un pianoro, alle spalle cime innevate e in ombra, davanti finalmente una bella vista.







Vogliamo andare fino al laghetto, dovrebbe essere qui vicino ma non troviamo il sentiero, coperto dalla neve, il cartello giallo non lo indica. Che fare?
Finalmente vediamo una scritta sbiadita su una roccia e la seguiamo; poco dopo il laghetto, tutto in ombra e ghiacciato.



Torniamo sui nostri passi, all'alpeggio ci fermiamo al sole e pranziamo. Breve sosta, il sole sta scendendo dietro le cime, fra poco qui sarà in ombra e al freddo: si riparte.
Discesa faticosa nella neve, poi lunga e ripida; finalmente siamo alla macchina.
L'escursione non ci ha entusiasmato: poca luce, pochi panorami, tanta fatica ma anche questa è fatta.

Alla prossima!

Gita 158 - 23 ottobre 2011: Capanna Buffalora in Val Calanca (CH)



Siamo tornati in Val Calanca, la meta è una Capanna quasi omonima del rifugio comasco.
Alla formazione base oggi si è aggregato Giorgio, che indossa un magnifico paio di scarponi nuovi fiammanti: abbagliano da quanto sono lucidi!

A Rossa lasciamo la macchina in uno spiazzo contrassegnato con la "P" ma ha degli strani segni sotto, non sono del tutto tranquillo: i cartelli stradali in Svizzera a volte mi lasciano perplesso. Li avevo anche cercati su Internet ma non riesco a ricordarmi tutte le possibili variazioni a memoria...

Siamo nei Grigioni e quindi non abbiamo trovato le indicazioni sui siti che di solito consultiamo; in più, qui la segnaletica gialla è sempre piuttosto scarsa (altro che in Ticino!), altre volte da queste parti ci siamo persi!
Comunque troviamo l'imbocco del sentiero e partiamo; si sale nel bosco, ci sono alcuni tratti ripidi seguiti da lunghi traversi, non si fa molta fatica.

Arriviamo all'Alpe Calvaresc da Sot, finalmente lo sguardo si apre e ammiriamo le cime innevate intorno a noi.



Saliamo a desra, sopra di noi ci sono dei larici completamente bianchi, non capiamo il perchè fino a che li raggiungiamo: la galaverna li ha ricoperti!



Eccoci alla Capanna, tutta in legno: per fortuna è ancora aperta ("E' l'ultimo giorno" ci dice la simpaticissima e cortesissima signora), per fortuna: all'aperto è assai freddo e l'idea di pranzare al calduccio ci ingolosisce!



Pranzo con Rosti, torta e birra grigionese, evvvai!

16 ottobre 2011 - Capanna Campo Tencia e lago Morghirolo (CH)



Ottobre ci ha regalato un'altra bellissima giornata di sole e senza nuvole, ma per la prima volta quest'anno sento che l'autunno è arrivato. Non solo per la temperatura improvvisamente più bassa (solo 6 gradi alla partenza, vicino allo zero su in cima), ma i colori e i profumi del bosco sono inequivocabili.



Poi, oggi i prati sono coperti di brina che il primo sole del mattino fa risplendere ma che non riesce a sciogliere.

Arrivo a Dalpe, il centro storico è sconvolto da lavori stradali: "e' così da più di un mese" si lamenta una signora; be', allora non succede solo da noi...
Lascio la macchina in un posteggio, le altre auto hanno i vetri gelati, altro indizio della stagione che cambia.

Inizio il cammino, prevedo 2 ore e mezza per la capanna, un'altra mezz'ora per il lago però l'aria frizzantina mi mette di buon umore e le ali ai piedi.
Il sentiero sale in un bosco, poi si apre in un grande spiazzo erboso, ci sono molte casette, vedo il fumo uscire dai camini e sento il profumo della legna che brucia.




Un cartello mi mette in guardia: chissà da cosa? Google Translate, aiuto!



Riparto, oltrepasso Polpiano e Piumogna, che imparo essere un "maggengo" (un'area a metà strada tra il villaggio e l'alpe); il sentiero sale ma abbastanza dolcemente, si immerge di nuovo nel bosco fino alla radura di Sognoi. Grosso modo sono a metà strada, ma da qui il sentiero diventa subito molto ripido, sale implacabile con diversi zig-zag.
A poco a poco emergo dal bosco, sono all'Alpe Caslina e la vallata si apre imponente, la vista è magnifica! Da lontano vedo la Capanna, un duecento metri sopra di me.







Percorro l'altipiano, attraverso 3 ponticelli fatti di sole assi, traballano e spero che mi reggano!



Ultimo strappo, sono sul lato all'ombra e qualche ruscello è ghiacciato. Finalmente sono alla Capanna: qui alcune persone stanno amabilmente chiacchierando fra loro godendosi il sole del tardo mattino. Parlano un dialetto piuttosto stretto che mi meraviglio di capire senza sforzo: chissà perchè faccio più fatica con alcune parlate lombarde che con il ticinese!



Dopo una breve sosta riparto, voglio arrivare al lago e pranzare la'; il sentiero non è ripido, solo che passa su grossi massi e devo fare attenzione a non perdere l'equilibrio.
Ecco il lago, finalmente: la vista è incomparabile, il silenzio è assoluto e me lo godo intensamente.
Mi sistemo su un grosso masso e affronto i miei panini, il sole mi scalda e sono addirittura in camicia.



Vorrei impigrirmi un po' ma il sole sta rapidamente scendendo dietro le creste in alto, fra poco ci sarà ombra e quindi freddo, mi rimetto in moto e mentre scendo cerco di imprimermi nella memoria questa bellissima vallata.
Ormai la stagione è troppo avanzata, ma l'anno prossimo voglio fare la traversata dal Tremorgio-Leit fino a qui: è sicuramente fattibile in una giornata.
Evvai!
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