16 ottobre 2011 - Capanna Campo Tencia e lago Morghirolo (CH)



Ottobre ci ha regalato un'altra bellissima giornata di sole e senza nuvole, ma per la prima volta quest'anno sento che l'autunno è arrivato. Non solo per la temperatura improvvisamente più bassa (solo 6 gradi alla partenza, vicino allo zero su in cima), ma i colori e i profumi del bosco sono inequivocabili.



Poi, oggi i prati sono coperti di brina che il primo sole del mattino fa risplendere ma che non riesce a sciogliere.

Arrivo a Dalpe, il centro storico è sconvolto da lavori stradali: "e' così da più di un mese" si lamenta una signora; be', allora non succede solo da noi...
Lascio la macchina in un posteggio, le altre auto hanno i vetri gelati, altro indizio della stagione che cambia.

Inizio il cammino, prevedo 2 ore e mezza per la capanna, un'altra mezz'ora per il lago però l'aria frizzantina mi mette di buon umore e le ali ai piedi.
Il sentiero sale in un bosco, poi si apre in un grande spiazzo erboso, ci sono molte casette, vedo il fumo uscire dai camini e sento il profumo della legna che brucia.




Un cartello mi mette in guardia: chissà da cosa? Google Translate, aiuto!



Riparto, oltrepasso Polpiano e Piumogna, che imparo essere un "maggengo" (un'area a metà strada tra il villaggio e l'alpe); il sentiero sale ma abbastanza dolcemente, si immerge di nuovo nel bosco fino alla radura di Sognoi. Grosso modo sono a metà strada, ma da qui il sentiero diventa subito molto ripido, sale implacabile con diversi zig-zag.
A poco a poco emergo dal bosco, sono all'Alpe Caslina e la vallata si apre imponente, la vista è magnifica! Da lontano vedo la Capanna, un duecento metri sopra di me.







Percorro l'altipiano, attraverso 3 ponticelli fatti di sole assi, traballano e spero che mi reggano!



Ultimo strappo, sono sul lato all'ombra e qualche ruscello è ghiacciato. Finalmente sono alla Capanna: qui alcune persone stanno amabilmente chiacchierando fra loro godendosi il sole del tardo mattino. Parlano un dialetto piuttosto stretto che mi meraviglio di capire senza sforzo: chissà perchè faccio più fatica con alcune parlate lombarde che con il ticinese!



Dopo una breve sosta riparto, voglio arrivare al lago e pranzare la'; il sentiero non è ripido, solo che passa su grossi massi e devo fare attenzione a non perdere l'equilibrio.
Ecco il lago, finalmente: la vista è incomparabile, il silenzio è assoluto e me lo godo intensamente.
Mi sistemo su un grosso masso e affronto i miei panini, il sole mi scalda e sono addirittura in camicia.



Vorrei impigrirmi un po' ma il sole sta rapidamente scendendo dietro le creste in alto, fra poco ci sarà ombra e quindi freddo, mi rimetto in moto e mentre scendo cerco di imprimermi nella memoria questa bellissima vallata.
Ormai la stagione è troppo avanzata, ma l'anno prossimo voglio fare la traversata dal Tremorgio-Leit fino a qui: è sicuramente fattibile in una giornata.
Evvai!

1 commento:

ildorico ha detto...

okkio agli impegni, per l'anno prossimo dobbiamo bissare l'impresa del Sentiero degli Stambecchi!
http://www.curiosandi.com/2011/09/la-ripresa-dopo-le-vacanze.html
A dire il vero non sarebbe male organizzarci per l'occasione col nostro nuovo amico, Nino, sarebbe una bella uscita!
Quindi, gli impegni aumentano.....
Sentiero degli Stambecchi
Traversata Tremorgio-Leit
Canzo-Civate (la prima!)
Mario, organizza il gant con la pianioficazione delle date! :-)
ciaoooooooooooooo

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