Appuntamento:
Stazione Centrale: alla base delle scale mobili centrali alle 8:55 (ricordarsi Ora legale)
Andata:
2592 Milano Centrale 09:15 Lecco 09:56
5262 Lecco 10:13 Abbadia Lariana 10:21
Ritorno:
5279 Mandello Del Lario 17:08 Lecco 17:25
1857 Lecco 17:45 Milano Centrale 18:30
Ferma ad Abbadia Lariana 17:12
5281 Mandello Del Lario 17:57 Lecco 18:14
2603 Lecco 18:46 Milano Centrale 19:30
Ferma ad Abbadia Lariana 18_01
1853 Mandello Del Lario 19:02 Milano Centrale 20:13
Non ferma ad Abbadia Lariana
Pranzo: Al sacco
Difficoltà: facile
Descrizione (da www.passolento.it rivisto e corretto) :
Sentiero nella Val Monastero da Abbadia Lariana alla cascata e le case Campelli
Tempo totale di cammino: circa 5 ore
Dislivello: circa 800 m. dal lago (200 m.) a circa 940 m. (Campelli)
Attrezzatura consigliata: da escursionismo leggero
Subito fouri dalla stazione a destra seguiamo un percorso pedonale che ci consete di evitare la rumorosa e pericolosa la statale. Giunti alla statale l'attraversiamo e ci dirigiamo verso il lago. Seguiamo la passerella che costeggia il lago e giungiamo sulla piazza della Parrocchiale. Proseguiamo lungo la strada fin quando questa ci riporta di nuovo nella statale. L'attraversiamo e prosegiamo in salita lungo la strada asfaltata verso la frazione Linzanico (1 km) dove si trova l'antico Municipio di Abbadia (Piazza Giovanni XXIII) bella costruzione con portico e fontana; di lì ci avviamo per la stradina acciottolata alla destra dell'edificio stesso, segnalata da un cartello indicante 'strada agro silvo pastorale'. Il sentiero si fa subito panoramico, soleggiato, tra campi terrazzati e filari di ulivi. In circa 20' eccoci all'incrocio col sentiero che proviene da Crebbio; qui prendiamo a destra e al bivio immediatamente successivo ignoriamo la deviazione a sinistra e proseguiamo diritti inoltrandoci in leggera salita lungo la valle, che si sviluppa ai piedi delle Grigne quasi nascosta e poco visibile a chi proviene dal lago. I bolli rosso-azzurri (piuttosto sbiaditi) indicano il nostro percorso. Un alto casotto (serviva un tempo per la lavorazione del latte) con abbeveratoio è all'ingresso del nucleo rurale di case dette di 'Calech', adagiate su uno splendido 'pianoro-terrazzo' superpanoramico. Lasciate queste case e tornati sul sentiero incontriamo poco dopo una sorgente detta "Acqua della fame", forse in memoria dei tempi delle carestie (non so bene!). Dopo 20 min. circa la vegetazione si apre e si vede una grada parete rocciosa spaccata a metà dove è presente la nostra cascata. Il sentiro si divide in due seguiamo la deviazione a sinistra e dopo sempre le deviazioni a destra che ci avvicinano al torrente. Il sentierino porta proprio sotto la cascata. E' un angolo suggestivo di aspra inconsueta bellezza, un poderoso salto d'acqua di decine di metri e impressionanti masse rocciose modellate in forme scultoree. Dopo una sosta adeguata (d'estate qui in fresco è davvero delisioso) si torna inidetro fino alla precedente deviazione a sinistra e si prosegue. Dopo pochi minuti giungiamo ad una mulettriera a tratti asfaltata e la seguiamo il salita senza fare deviazioni fin quando non giungiamo a una sbarra dove la salita diventa più ripida. La salita ci condurrà verso la piccola frazione di Campelli (circa 900 m.). Seguendo il sentireo in salita si giunge ad un piccola chiesa rosa. Il panorama è proprio bello e la posizione aperta e soleggiata questo è il posto ideale per mangiare. Per il ritorno vi consiglio di seguire la strada fatta per l'andata e di continuare sulla mulettira principale anziche seguire il sentiero fatto all'andata, arriverete ad Abbadia. La discesa si effettua in circa 2 ore.
http://www.passolento.it/schede_gite/valmonastero.htm
7 commenti:
Presente!
Temo che salterò questa gita. L'ho già fatta proprio l'anno scorso ed è senza dubbio affascinante. La cascata è indimenticabile.
Lorenz
Peccato per la defezione di Lorimer.
Per chi viene ci si vede alla base delle scale mobili stazione Centrale Milano, ore 08:55
ciao
P.S.- Ricordarsi macchina fotografica e indicazioni percorso.
METEO
PREVISIONE PER DOMENICA 25 MARZO 2007
Stato del cielo: da irregolarmente nuvoloso a nuvoloso ovunque, con frequenti rasserenamenti specie sui rilievi alpini centrali ed orientali.
Precipitazioni: assenti.
Temperature: minime in aumento, massime stazionarie.
Zero termico: a 1500 metri.
Venti: in pianura da deboli a moderati da est, in attenuazione dal pomeriggio. In montagna deboli da est, moderati solamente sulle Prealpi orientali.
Altri fenomeni:
Mario, allora ci siamo!
cià
Alcuni approfondimenti di carattere turistico:
La chiesa di San Lorenzo [^], la parrocchiale: sorge su una piazzetta all’inizio del lungolago, ricostruita dall’antica chiesa di San Vincenzo. Ha tre navate, esternamente si presenta con semplice coronamento a cimasa orizzontale sulle navate laterali e con una cimasa composita curvilinea in quella centrale. All’interno si possono ammirare alcune tele e affreschi cinquecenteschi dei Tagliaferri di Pagnona e l’antico organo recentemente restaurato. Unito alla chiesa, si riconosce ancora il complesso dell’abbazia Benedettina (ora abitazioni private), già esistente nel 833 d.C., quando l’arcivescovo di Milano, Angilberto, aggrega il monastero di San Pietro "in plebe Mandello" a quello di san Vincenzo in Prato di Milano. Dell’abbazia, che fu anche sede dei serviti, custodi dei santuari della Beata Vergine dal 1272 al 1788, rimangono solo il chiostro (non visitabile), il nome della valle formata dal torrente Zerbo "Val Monastero" e, come detto, il nome del paese stesso.
All’ingresso del paese, in vista di Lecco, si trova l’oratorio di San Martino [^] del XIII secolo, edificio tardoromanico con pianta rettangolare ad una sola navata di copertura lignea con capriate a vista; all’interno (non visitabile) c’è un presbiterio con bella volta a crociera dalle caratteristiche tipicamente gotiche e con avanzi d’importanti affreschi del ‘400 e ‘500 raffiguranti una vergine in trono, un Sant’Antonio abate e una Crocifissione con i SS Martino e Rocco; all’esterno del cortiletto a prato della chiesa, inizia il percorso della via del Viandante che terminerà a Colico, dopo aver costeggiato tutta la sponda orientale del Lario.
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• La chiesa della Concezione o Madonna della Neve [^], piccolo oratorio aperto al culto nel 1960, dopo la trasformazione in abitazione privata della chiesa originaria della frazione appare in forma secentesche con navata unica e volta a botte; vi si conserva un bel quadro della Madonna, recentemente restaurato. Da visitare anche l’interessante nucleo della frazione con caratteristici vicoli e case nonché, nella corte americana, l’antico pozzo comunitario con affresco.
• La chiesa di San Rocco [^]; costruita tra il 1836 e il 1855 in stile neoclassico, a voto per lo scampato colera: si presenta con interno semplice e con navata unica.
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[^] Sopra un piccolo colle, che tocca in un punto la via del Viandante, circondato da vigneti alle porte del piccolo borgo di Castello (antico complesso di notevole valore ambientale con resti di mura del XIV secolo e in origine centro della Signoria feudale dell’abate), sorge la chiesa di San Bartolomeo in forme barocche su preesistente struttura romanica: all’interno (non visitabile) si riscontrano la volta a botte e un altare di marmo nero.
Bella gita!
ciaà
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