Appunti di viaggio: da Abbadia Lariana alla cascata e le case Campelli



Un tempo tiranno e l'ora legale non erano di buon auspicio ma anche questa volta la gita si è rilevata gradevole e interessante. Di buon ora ( se consideriamo l'ora legale era veramente prestissimo ) ci ritroviamo con qualche minuto di anticipo io, Mario, ‘Chenio’, colazione al nuovo bar situato alla fine delle scale mobili e partenza per Lecco dove è previsto il cambio per Abbadia Lariana. Alla stazione di Lecco il nostro caro ‘trenino svizzero’ ( il regionale da Lecco a Sondrio), lo chiamiamo così per il livello di pulizia superiore agli altri treni locali della penisola, ci fa attendere un po’ prima di posizionarsi sul binario e così alla ‘ghiaccio’ cominciamo a saggiare il freddo invernale di questi giorni. Partenza suppongo puntuale ( altrimenti che trenino svizzero sarebbe ! ) ed arrivo ad Abbadia, qui seguendo le indicazioni di passolento ( carenti e a volte indisponenti ) arriviamo sulla provinciale e poi alla chiesa vicino al molo, ci avviciniamo al bagno-asciuga e mi accorgo che la temperatura è un po più mite, " il lago è il lago! " precisa Canio. Poco dopo contatto con un indigeno: la richiesta è semplice, come arrivare alla frazione di Linzanico, e ci risponde: ‘c’è da camminare !’ come se non ci avesse visti vestiti con scarponi, zaini e cartina, forse pensava che fossimo li per andare alla prima comunione della nipotina !, comunque poi farfuglia qualcos’altro, capiamo la direzione e che dovevamo passare sotto un ponte della ferrovia, proseguiamo e dopo un po’ troviamo le indicazioni e la piazza da cui parte il sentiero. Cominciamo a salire scrutando il cielo di tanto in tanto scongiurando la pioggia ... grazie alle indicazioni di passolento raggiungiamo la zona della cascata e qui seguiamo un sentiero che ci porta sotto la roccia ma ad un livello superiore a quello della cascata, vacca porco ! abbiamo sbagliato a questo punto dovremmo tornare indietro ma dopo la mie insistenze ci avventuriamo per una discesa da scalatori che ci porta direttamente alla cascata. Molto bella è più grande di quanto immaginassi, foto di rito e partenza per le case Campelli. La salita è stata dura ma dopo un ora circa arriviamo ad una chiesetta rosa con un bel panorama sul lago. Alle nostre spalle le Grigne e a sinistra i Corni di Canzo. Pranzo al sacco durante il quale chiacchiero con un 2 donne ( madre e figlia probabilmente ) che si trovano li prima di noi, molto più attrezzate, sono partite come noi da Abbadia ma sono arrivate molto più in alto, alla faccia !. Fa freddo così non ci soffermiamo molto e prediamo la strada del ritorno. Tornati ad Abbadia facciamo una passeggiata sul lungo lago, sosta in pasticceria per una cioccolata calda ed arrivo in stazione. Qui troviamo un gruppo di persone con degli anziani brilli, che urlano, schiamazzano, uno addirittura prende a pungi una cassetta ..., altri girano pericolosamente tra i binari ... gioventù bruciata

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Attendo con impazienza la replica e le foto di Mario.

Comunque il tempo è stato clemente, abbiamo scampato la pioggia e fatto una bella camminata!
ciauz

Mario ha detto...

Le foto domani: ieri sera ero cosi' stanco che sono andato a dormire alle 9.00 (ora legale)!
Un dubbio mi attanaglia: perche' tutte le donne sotto i 45 anni con cui chiacchieriamo ci danno del lei???

Anonimo ha detto...

Mario

il tuo quesito è da approfondire!
Ci penso su e cerco di formulare una bella teoria!

ciao

Lorenz ha detto...

...ma il grande 'chenio' non ne fa piu' di foto????

Anonimo ha detto...

Lorenz, apprezzo il tuo contributo, ma purtroppo in questo ultimo periodo la mia fedele digitale è in un periodo 'autistico'.
Vedrò di fare qualcosa per convincerla a tornare splendente come prima!

Mario ha detto...

Aggiungo solo un paio di "fotografie" alla precisa e simpatica descrizione di sds, entrambe dedicate al gruppo di anziani ubriachi che "allietavano" i viaggiatori alla stazione: un tipo che sembrava molto serio che invece si e' messo ad inveire contro il macchinista di un diretto che suonava per avvertirlo di spostarsi oltre la linea gialla... E un altro che gridava appositamente per coprire la voce dell'altoparlante che annunciava il binario del suo treno... Scommetto che, da sobri, sono i tipi che se la prendono con i giovani d'oggi!

Anonimo ha detto...

mario

per policy aziendale non vedo le foto, saresti così gentile da spedirmele via mail?
ciao

Lorenz ha detto...

ma dove sono le foto dei "simpatici" giuvinott???

Mario ha detto...

Non ne ho fatte: mai contraddire o indispettire gli ubriachi...

Anonimo ha detto...

Che dire, i vecchietti erano pompati di vino e sbraitavano come una ciurma di galeotti su un brigantino alla fonda nel porto di New Orleans, dopo il giro del mondo senza sosta, alla vista delle mulatte sul molo.
Poi dicono dei soliti giovinastri che distruggono e si comportano in modo maleducato, che dire :)

Anonimo ha detto...

Vedo che le foto sul blog, parte post, l'unica che io riesca a vedere a causa delle policy aziendali, cambiano in continuazione, per fortuna :) almeno le riesco a vedere .
ciaà

Anonimo ha detto...

Una volta o l'altra!

http://digilander.iol.it/viabftx/viandante/html/aa_default.htm



Da Bellano a Dervio
Dalla stazione, Lezzeno, Oro, Valgrande, Dervio



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Da Dervio a Corenno
Castello di Dervio, Monastero, Corenno Plinio



http://digilander.iol.it/viabftx/viandante/html/aa_default.htm





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da Corenno a Posallo
Da Corenno Plinio, Mondonico, San Rocco (m.600), Posallo, Colico Stazione



http://digilander.iol.it/viabftx/viandante/html/aa_default.htm



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Da Posallo a Madonna di Val Pozzo



http://digilander.iol.it/viabftx/viandante/html/aa_default.htm

Anonimo ha detto...

presenti

ciao

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