APPUNTI DI VIAGGIO - 24 LUGLIO 2008 - LA PARTENZA

Milano - Madesimo - Rifugio Chiavenna

Il giorno fissato per l'inizio dell'avventura è arrivato.Appuntamento in Stazione Centrale Mi alle ore 08:45 nei pressi della scala mobile.
Arriva in orario e subito dopo la sagoma di Salvo si profila dalla porta dell'Atrio.
L'abbigliamento è da montagna, sfoderiamo entrambi gli scarponi e due zaini sulle spalle; c'è da notare che quello di Salvo è decisamente piccolo e leggero, il mio, prestatomi dall'Uomo Bionico Mauri, da vuoto pesa i sui bei cinque chili, insomma alla fine un peso notevole.Tenete a mente questi particolari, vi torneranno utili al momento buono.
Con tutta tranquillità ci procuriamo e biglietti, alle macchientte gialle, e facciamo colazione al solito bar.
Il treno ci attende al binario e , dopo un po' di difficoltà riusciamo a trovare dei sedili puliti ed accomodarci.Il viaggio è tranquillo, abbiamo modo di vedere le ipotesi di trek e ripassare a grandi linee il percorso e gli appuntamenti vari, domenica dovremmo incontrarci con Mario a Montespluga.
Durante il viaggio abbiamo modo di sentire una viaggiatrice pignola che subissa di domande la 'controllora', femminile di controllore, infatti vuole assolutamente sapere le modifiche previste per i prossimi giorni sulla linea ferroviaria Lecco - Milano; dopo ampia discussione, noi siamo sfiniti e la 'contollora' pure, la pignola, non rimane per nulla convinta delle spiegazioni e medita vendetta!
A Colico corsa sul binario per prendere il trenino svizzero che ci attende per portarci a Chiavenna; il treno è perfettamente pulito ed anche l'aria condizionata funziona alla perfezione, siamo molto soddisfatti.
All'arrivo a Chiavenna, troviamo la pignola in fila all'ufficio informazioni che ripete le stesse domande rivolte alla 'controllora'; e verificando le risposte con un suo foglietto degli appunti e con tutti gli avvisi presenti sui muri della stazione.Anche qui abbiamo un momento di mancamento!
Al nostro turno, Salvo si accorge che al banco delle informazioni c'è una ragazza, e devo dire dalla mole delle domande che le pone, dal tempo dedicato e dall'attenzione nel recepire le risposte, deve essere innamorato!
Insomma, prima la pignola, poi Salvo innamorato, la ragazza delle informazioni di Chiavenna passa una mattina ben impegnata!!!
Finalmente arriva l'ora di partenza dell'autobus, e la ragazza dell'ufficio informazioni è salva, sua dalle insistenti domande da parte della pignola che alle richieste di approfondimento di Salvuccio.Senza troppi scossoni arriviamo a Madesimo e, dopo alcuni problemi nel trovare l'inizio del sentiero, si parte alla grande per il Rifugio Chiavenna.
La salita è piacevole, la prima parte si snoda all'interno di una pineta di larici ed incontriamo diversi gruppi sia in salita che in discesa.


Dopo poco, arriviamo alla pianura del Lago Azzurro, qui decidiamo di sostare e di prendere un po' di sole. I paraggi del laghetto sono affollatissimi, torme dibambini e di adulti di tutte le età che giocano a carte, chiacchierano e prendono il sole. Il lago è molto bello ed incastonato alla base del monte. Dopo la sosta, riprendiamo il cammino, nella tabella di marcia risultano ca un'ora e trenta di cammino, affrontiamo la salita con tutta tranquillità e cominciamo a girare attorno al monte salendo progressivamente. Il paesaggio è completamente mutato, niente più alberi ma solo un bel entiero che solca il fianco della montagna con ampi panorami sui monti limitrofi e sulla valle sottostante. Durante il tragitto abbiamo la fortuna di incontrare un meraviglioso esemplare di aquila, forse Salvo riesce anche a scattare una foto, vedremo al momento della publicazione sul web il risultato.Dopo una bella camminata arriviamo ad una selletta e da qui vediamo un bellissimo anfiteatro con un gruppo di baite ed in primo piano il Rifugio Chiavenna, la nostra meta odierna!



Il Rifugio è vuoto, ci sono i gestori, un rumeno, con non precisate mansioni,ed una coppia di svizzeri tedeschi, la 'lei' della coppia, è bionda come laHunzinker, ma con un'età più avanzata ed un turbante alla Valentina Cortese sui capelli.Il 'lui', invece, è tutto rosso segno di una bella giornata passata al sole senza crema protettiva, tenete a mente questo particolare. Ci sistemiamo in una camerata di letti a castello, a dire il vero un po'sproporzianata, infatti abbiamo da una parte due letti e dall'altra i rimanenti quattro, il malcapitato che occupa quello più in alto, guarda negli occhi i watussi!!!Abluzioni con acqua di fonte, e ci prepariamo alla cena che consumiamo accompagnata da un bel mezzo litro di rosso,da notare che gli svizzeri tedeschi si pappano i rigatoni al ragù, mentre noi un bel minestrone, non c'è più religione!!Polenta e carne oppure polenta con verdure, e qui tutto sotto controllo!Qui accade il fattaccio, chiediamo al gestore, il percorso per l'indomani, l'idea è quella di proseguire fino al Rifugio Bertacchi.
Il nostro, professore, cuoco, gestore, ci spiega la strada dicendoci che si tratta di un percorso fattibile e che lui ci ha impiegato 5 ore, noi calcoliamo un'ora inpiù e la cosa ci sembra, tutto sommato, fattibile.
Dopo aver traccheggiato nel salone, andiamo a dormire, domani ci aspetta una giornata completa di montagna, speriamo bene!
Okkey, anche questa è fatta, a domani, ciaoooooooooooooo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Attendo con ansia la seconda puntata!

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