27 Luglio 2008 - Gita a Mergozzo

Domenica dedicata ad attivita' riposanti: sole, bagno, buona cucina, pennichella e attenta osservazione di bikini in movimento. La meta prescelta e' il lago di Mergozzo, che prende il nome dal caratteristico borgo lacustre che vi si affaccia.



Viaggio tranquillo, giungiamo in paese dove fatichiamo a trovare parcheggio per la contemporanea presenza di turisti domenicali, una festa paesana che promuove una campestre chiamata "Ossola Trial" e la festa della Croce Rossa locale. L'ultima attrazione e' quella che ci subito ci interessa perche' propone pranzo con specialita' locali a prezzo contenuto.
Raggiunto l'obiettivo principale (la decisione del pranzo) ci avventuriamo alla ricerca di un posto dove prendere il sole: troviamo una magnifica spiaggetta erbosa dove il Grande Chenio riposa le stanche membra sopravvissute alla sua avventura alpina dei giorni precedenti. Qui mi arrostisco tranquillamente al sole chiacchierando del piu' e del meno fino all'ora del bagno rinfrescante.
Dopo aver lungamente atteso che la Venere sorgesse dalle acque



ci dirigiamo al tendone della Croce Rossa per il pranzo.
Nota di cronaca: Canio voleva ordinare mezzo litro di vino ("tanto siamo solo in due" dice lui), ce ne portano un litro e il suo commento finale e' stato: peccato il vino, era poco!"

Dopo una buona e meritata dose di caffe'



torniamo in spiaggia dove ci addormentiamo all'ombra fino alle 4.00. Per il rientro (nel frattempo si e' rannuvolato) propongo di passare per il lago d'Orta e fermarci alla tanto decantata gelateria di Pettenasco, che per poco non troviamo chiusa (e ti pareva!).
Comunque gelatone, passeggiata sul lungo lago e via verso casa, rinfrescati da un violento temporale che alluviona Gozzano e Arona.

Alla prossima!
Mario

1 commento:

Anonimo ha detto...

ILGRANDECHENIO

Mi permetto di precisare che sul fatto del vino c'è una inesattezza, non ho affermato "peccato il vino, era poco!"
, ma detto solamente, "è una sporca guerra ma è l'unica che abbiamo, e non abbiamo per nulla sfigurato con i nostri vicini di tavolata"

ciaoooooooooooo

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