Ultime dai Curiosandi - fine 2011

Ecco in sequenza le ultime uscite dei Curiosandi.

Gita 165 - 18 dicembre 2011 - Ciaspolata a Campo Blenio (CH)

Gita 160 - 6 novembre 2011: Chiavenna e le Marmitte dei Giganti



Solo la pioggia battente di questi giorni poteva interrompere le uscite trekking, così abbiamo organizzato una gita a Chiavenna per vedere le Marmitte dei Giganti.

Appuntamento collaudato ad Arosio dove recuperiamo Salvo e via verso Lecco e poi le lunghe gallerie fino a Colico; colazione a Novate Mezzola e acquisto di formaggio al distributore automatico. Tutto come previsto!

Arriviamo a Chiavenna, riusciamo a parcheggiare esattamente dove la guida ci consiglia e iniziamo la passeggiata nel "Parco dei Giganti": subito alle spalle della cittadina parte una mulattiera comoda con un percorso ad anello per ammirare le famose Marmitte.
Il sentiero è agevole, si passeggia nel bosco chiacchierando amabilmente; purtroppo le foglie lo hanno ricoperto e la pioggia lo ha reso assai scivoloso, noi abbiamo solo degli scarponcini leggeri e cerchiamo di non cadere.

Arriviamo al punto più alto, siamo sopra una "Marmitta": vediamo Chiavenna e la valle di San Giacomo verso lo Spluga, le cime innevate sullo sfondo. Bello, nonostante il cielo grigio.



Rientriamo facendo attenzione in discesa a non cadere e percorriamo il quartiere dei Crotti: peccato, molti sono chiusi. Ne scegliamo uno che è stato costruito a ridosso di una grotta naturale, molto bello!

Pomeriggio dedicato al relax con vasca in centro a Chiavenna, il ponte sul fiume impetuoso, le vie Spluga e Bregaglia, il Castello (sembra normanno...), la gogna medievale.





E anche questa è fatta, alla prossima!

Gita 159 - 30 ottobre 2011: Scimarota e lago Starlaresc (CH)



Formazione inedita per l'uscita di oggi, siamo io e Giorgio: Canio è nella Dorica, Salvo azzerato dal raffreddore.
La meta è un laghetto preso dalla solita guida, lo Starlaresc; si sale da Brione Verzasca dove arriviamo senza problemi: ormai queste strade non hanno più segreti, fra un po' ci daranno la cittadinanza onoraria!

E' una bella giornata di sole, il cielo è terso anche se la temperatura alle 9 e mezza è poco sopra lo zero: ci aspettano 1.100 metri di dislivello oggi, si parte.

Il sentiero purtroppo è sempre nel bosco, solo un paio di "aperture" fra gli alberi mi consentono un paio di foto.





Caspita, quanto è ripido, non c'è mai un attimo di tregua!

Verso i 1600 mt inizia la neve, è la prima della stagione che calpestiamo. Continua imperterrita e implacabile la salita, Giorgio va su come un treno mentre io verso la fine arranco un po'.
Finalmente arriviamo alla Scimarota: è un alpeggio su un pianoro, alle spalle cime innevate e in ombra, davanti finalmente una bella vista.







Vogliamo andare fino al laghetto, dovrebbe essere qui vicino ma non troviamo il sentiero, coperto dalla neve, il cartello giallo non lo indica. Che fare?
Finalmente vediamo una scritta sbiadita su una roccia e la seguiamo; poco dopo il laghetto, tutto in ombra e ghiacciato.



Torniamo sui nostri passi, all'alpeggio ci fermiamo al sole e pranziamo. Breve sosta, il sole sta scendendo dietro le cime, fra poco qui sarà in ombra e al freddo: si riparte.
Discesa faticosa nella neve, poi lunga e ripida; finalmente siamo alla macchina.
L'escursione non ci ha entusiasmato: poca luce, pochi panorami, tanta fatica ma anche questa è fatta.

Alla prossima!

Gita 158 - 23 ottobre 2011: Capanna Buffalora in Val Calanca (CH)



Siamo tornati in Val Calanca, la meta è una Capanna quasi omonima del rifugio comasco.
Alla formazione base oggi si è aggregato Giorgio, che indossa un magnifico paio di scarponi nuovi fiammanti: abbagliano da quanto sono lucidi!

A Rossa lasciamo la macchina in uno spiazzo contrassegnato con la "P" ma ha degli strani segni sotto, non sono del tutto tranquillo: i cartelli stradali in Svizzera a volte mi lasciano perplesso. Li avevo anche cercati su Internet ma non riesco a ricordarmi tutte le possibili variazioni a memoria...

Siamo nei Grigioni e quindi non abbiamo trovato le indicazioni sui siti che di solito consultiamo; in più, qui la segnaletica gialla è sempre piuttosto scarsa (altro che in Ticino!), altre volte da queste parti ci siamo persi!
Comunque troviamo l'imbocco del sentiero e partiamo; si sale nel bosco, ci sono alcuni tratti ripidi seguiti da lunghi traversi, non si fa molta fatica.

Arriviamo all'Alpe Calvaresc da Sot, finalmente lo sguardo si apre e ammiriamo le cime innevate intorno a noi.



Saliamo a desra, sopra di noi ci sono dei larici completamente bianchi, non capiamo il perchè fino a che li raggiungiamo: la galaverna li ha ricoperti!



Eccoci alla Capanna, tutta in legno: per fortuna è ancora aperta ("E' l'ultimo giorno" ci dice la simpaticissima e cortesissima signora), per fortuna: all'aperto è assai freddo e l'idea di pranzare al calduccio ci ingolosisce!



Pranzo con Rosti, torta e birra grigionese, evvvai!

16 ottobre 2011 - Capanna Campo Tencia e lago Morghirolo (CH)



Ottobre ci ha regalato un'altra bellissima giornata di sole e senza nuvole, ma per la prima volta quest'anno sento che l'autunno è arrivato. Non solo per la temperatura improvvisamente più bassa (solo 6 gradi alla partenza, vicino allo zero su in cima), ma i colori e i profumi del bosco sono inequivocabili.



Poi, oggi i prati sono coperti di brina che il primo sole del mattino fa risplendere ma che non riesce a sciogliere.

Arrivo a Dalpe, il centro storico è sconvolto da lavori stradali: "e' così da più di un mese" si lamenta una signora; be', allora non succede solo da noi...
Lascio la macchina in un posteggio, le altre auto hanno i vetri gelati, altro indizio della stagione che cambia.

Inizio il cammino, prevedo 2 ore e mezza per la capanna, un'altra mezz'ora per il lago però l'aria frizzantina mi mette di buon umore e le ali ai piedi.
Il sentiero sale in un bosco, poi si apre in un grande spiazzo erboso, ci sono molte casette, vedo il fumo uscire dai camini e sento il profumo della legna che brucia.




Un cartello mi mette in guardia: chissà da cosa? Google Translate, aiuto!



Riparto, oltrepasso Polpiano e Piumogna, che imparo essere un "maggengo" (un'area a metà strada tra il villaggio e l'alpe); il sentiero sale ma abbastanza dolcemente, si immerge di nuovo nel bosco fino alla radura di Sognoi. Grosso modo sono a metà strada, ma da qui il sentiero diventa subito molto ripido, sale implacabile con diversi zig-zag.
A poco a poco emergo dal bosco, sono all'Alpe Caslina e la vallata si apre imponente, la vista è magnifica! Da lontano vedo la Capanna, un duecento metri sopra di me.







Percorro l'altipiano, attraverso 3 ponticelli fatti di sole assi, traballano e spero che mi reggano!



Ultimo strappo, sono sul lato all'ombra e qualche ruscello è ghiacciato. Finalmente sono alla Capanna: qui alcune persone stanno amabilmente chiacchierando fra loro godendosi il sole del tardo mattino. Parlano un dialetto piuttosto stretto che mi meraviglio di capire senza sforzo: chissà perchè faccio più fatica con alcune parlate lombarde che con il ticinese!



Dopo una breve sosta riparto, voglio arrivare al lago e pranzare la'; il sentiero non è ripido, solo che passa su grossi massi e devo fare attenzione a non perdere l'equilibrio.
Ecco il lago, finalmente: la vista è incomparabile, il silenzio è assoluto e me lo godo intensamente.
Mi sistemo su un grosso masso e affronto i miei panini, il sole mi scalda e sono addirittura in camicia.



Vorrei impigrirmi un po' ma il sole sta rapidamente scendendo dietro le creste in alto, fra poco ci sarà ombra e quindi freddo, mi rimetto in moto e mentre scendo cerco di imprimermi nella memoria questa bellissima vallata.
Ormai la stagione è troppo avanzata, ma l'anno prossimo voglio fare la traversata dal Tremorgio-Leit fino a qui: è sicuramente fattibile in una giornata.
Evvai!

Gita 157 - 9 ottobre 2011: Denti della Vecchia (CH)



Stavolta le previsioni ci hanno giocato un brutto scherzo: davano pioggia da Lugano in su e quindi abbiamo deciso di stare nel sud Ticino. I Denti della Vecchia ci incuriosivano e quindi si va. In realta' poi il tempo e' stato bello ovunque, accidenti!
Arriviamo a Sonvico, ci siamo stati qualche mese fa e quindi conosciamo bene la strada; vogliamo salire alla Capanna Pairolo dalla via piu' breve anche se e' piu' ripida. Arriviamo in vista del rifugio, c'e' il sole ma anche un forte vento, fa freddo e ci infiliamo i giubbotti. Saliamo ancora ed entriamo nel bosco: qui inizia il sentiero dei Denti che corre per tutta la lunghezza della montagna ai piedi dei vari picchi che compongono questa celebre cima.



Arrivati in fondo giriamo e prendiamo il sentiero italiano che corre dall'altra parte: e' decisamente meno battuto, tenuto male ma qui non c'e' vento, c'e' il sole e fa quasi caldo!
Si apre uno scorcio, vediamo il lago di Lugano e al di la' le prime cime tra cui riconosciamo il Sasso Gordona con la sua forma caratteristica; piu' a sinistra si ergono maestose le Grigne e oltre si intravede il Legnone.

Il sentiero ritorna alla Capanna dove ci fermiamo per scaldarci un po': all'interno un simpaticissimo signore suona la fisarmonica e canta, e molto bene anche!
Rimaniamo ad ascoltarlo un po', poi il rifugista ci porta un vassoio di castagne appena cotte sul fuoco, evviva!

Gita 156 - 2 ottobre 2011: a spasso sul Lucomagno (CH)



Un'altra bellissima giornata di sole ci accoglie, temperature miti e quasi estive.
Per la prima volta affrontiamo il Lucomagno e quindi a Olivone tiriamo diritto. Poco dopo una sbarra (alzata!) ci fa capire che in inverno il passo puo' essere chiuso; superiamo Acquacalda (dove in teoria avremmo dovuto parcheggiare) e ci fermiamo ad un ampio posteggio all'Alpe Casaccia.
Ci sono i parchimetri, ma un cartello ci avvisa che funzionano solo in inverno. Mah!

Partiamo ma facciamo fatica a trovare l'attacco del sentiero, le nostre indicazioni partivano piu' in basso... eccolo finalmente, dobbiamo solo attraversare un ruscello e ci siamo.



Il sentiero e' agevole e saliamo senza problemi, parte all'aperto e parte nel bosco; sembra ancora piena estate e siamo in ottobre!



Eccoci al dunque: il passo delle Colombe - nostra prima meta - lo intravediamo appena ma in compenso vediamo un sentiero ripidissimo davanti a noi. Ci mettiamo d'impegno e saliamo: finalmente siamo al passo, il panorama che ci si offre e' degno della fatica fatta.
Davanti a noi il maestoso Pizzo delle Colombe, dietro la vallata immensa e riusciamo a vedere l'Adula laggiu' in fondo.





Scolliniamo, c'e' un bel laghetto e alcune persone stanno pranzando sulle sue rive, ma non appena ci affacciamo sul lato opposto la vista che ci appare ci fa tremare le gambe; tanta bellezza offusca lo sguardo e ci emoziona.
Vediamo tutta la vallata verso il Passo dell'Uomo e ancora piu' giu' fino al lago Cadagno e la sua Capanna, nella zona del Ritom!



Non ci sono parole per descrivere tanta bellezza, ci fermiamo qualche minuto estasiati e io cerco di imprimermi questo panorama nella memoria...



Riprendiamo, ora sara' sempre in discesa; il sentiero e' largo e agevole e in breve raggiungiamo il Passo dell'Uomo.

Da qui in avanti siamo su una mulattiera sassosa e la vallata si restringe intorno a noi, poi iniziamo a intavedere il lago del Lucomagno con il caratteristico traliccio che emerge dalle acque.



Siamo al Passo del Lucomagno, fa decisamente caldo: 25° (se penso che la settimana successiva sarebbe sceso sotto zero...)

L'ultima parte del viaggio è sul sentiero che scende costeggiando la strada asfaltata ma poi per fortuna se ne allontata; abbiamo ancora modo di vedere le sorgenti del Brenno, con le acque che sgorgano direttamente dalla roccia.



Siamo arrivati, riprendiamo l'auto ma ci fermiamo a Olivone: stavolta il caseificio e' aperto e non ci lasciamo scappare l'acquisto del formaggio!

Gita 155 - 25 settembre 2011: Capanne Adula (CH)

E' da un po' che vogliamo andarci, il nostro nuovo amico del Ticino c'e' stato di recente e il suo racconto mi invoglia ancora di piu': via, si parte!
La strada della Val Blenio ormai la conosciamo a memoria, almeno fino a Ghirone: qui prendiamo a destra salendo verso la diga e poi ancora a destra: c'e' uno spiazzo e un semaforo regola l'ingresso alla galleria, stiamo per entrare nella diga!
La percorriamo lentamente, e' buia e un'idea mi turba un pochino: alla mia destra oltre il muro c'e' un precipizio di alcune centinaia di metri, alla mia sinistra oltre il muro una massa d'acqua che preme... finalmente usciamo ma poco dopo ne troviamo un'altra, stavolta e' nella montagna, meno male!



All'uscita c'e' uno spiazzo erboso, decidiamo di parcheggiare e iniziamo a camminare: un cartello che non ci lascia tranquilli!



Poco dopo la mulattiera e' interrotta da una sbarra, accidenti potevamo arrivare fino a qui in macchina... il cartello ci indica la prima Capanna a 1.45 ore, la seconda a 2.45, vediamo come si mette.
Subito dopo uno splendido laghetto artificiale, ammantato dai colori gia' autunnali.





La val Carassino e' ampia, bellissima, il sentiero sale con dolcezza, ogni tanto vediamo un alpeggio, un recinto con i cavalli, una mucca con il vitellino accanto.



Teniamo un buon passo, il tempo e' bello anche se non vediamo la fine del sentiero!



Finalmente arriviamo al bivio: a destra la prima Capanna (e' nascosta da una collinetta ma la bandiera ne tradisce la presenza), ci abbiamo messo un'ora e mezza e siamo contenti di noi stessi.



Breve sosta ristoratrice a base di marmellata e riprendiamo: la seconda Capanna e' proprio sopra di noi, un'ora di cammino in ripida salita!
Non ci scoraggiamo e inforchiamo il sentiero, saliamo senza fermarci; l'ultimo tratto per fortuna e' un po' meno ripido: siamo arrivati, abbiamo impiegato 45 minuti, non male per due cinquantenni!



E' ancora presto per il pranzo e cosi' saliamo ancora un po' verso il ghiacciaio per un altro centinaio di metri, arriviamo al bivio: a destra si va verso il lago Cadabi, a sinistra sull'Adula. Foto di rito al ghiacciaio e rientriamo.



Pranzo in Capanna, fuori e' freddino, qualcuno arriva dall'Adula e sta sistemando le corde, l'aria qui e' gia' da inizio inverno.
Iniziamo la discesa, vogliamo fermarci un momento alla Capanna CAS per una bibita.

Il Dorico scopre che la TV sta trasmettendo l'arrivo del Campionato del Mondo di ciclismo e ci fermiamo a vedere: nonostante l'incessante incitamento del telecronista Cancellara non arriva al podio, noi dobbiamo accontentarci del 14° posto, pazienza!
Riprendiamo la discesa, teniamo un passo da bersagliere mentre chiacchieriamo del piu' e del meno; vorrei comprare il formaggio all'Alpe Carassino ma non c'e' nessuno, peccato...
Alla prossima!

17 settembre 2011 - Una sgambata sulle Grigne

Minaccia pioggia ovunque a partire dal pomeriggio e cosi' decido di rimanere - per una volta - in Patria: voglio tornare al rifugio Bietti e vedere finalmente la Conca di Releccio. Lo scorso inverno ci siamo stati ma la nebbia fittissima ci ha impedito la seppur minima visuale.
Prendo la Valsassina e poi la strada tutta curve verso Esino e il Cainallo; come al solito mi sembra non finisca mai... finalmente arrivo allo spiazzo erboso che fa da parcheggio: ci sono tante macchine nonostante il tempo incerto.
Inizio a camminare e guardo l'ora: voglio vedere se stavolta ce la faccio nei 90 minuti previsti dal cartello indicatore.
Salgo di buona lena, in breve arrivo all'Arco di Prada: e' piu' piccolo di quello della Greina ma ha una forma geometrica piu' regolare.



Procedo e poco dopo intravedo il rifugio, non manca molto. Ci arrivo, qualcuno sta ancora pigramente facendo colazione, guardo l'ora: ho impiegato un quarto d'ora in meno del previsto, non male davvero!



Mi guardo intorno: la Conca del Releccio e' davvero impressionante nella sua selvaggia bellezza.



Voglio proseguire un po' e prendo il sentiero (EE!) che porta verso il Rifugio Elisa: so che non ci arrivero' ma vorrei vedere com'e': sono subito accontentato. Una salita assai ripida e un paio di passaggi con catene da brivido! Arrivo ad uno spiazzo, stanno passando i segnalatori che posano i cartelli per il Trofeo Scaccabarozzi di domani, e' ora di fermarmi per il pranzo: sono comletamente avvolto nelle nuvole, minaccia temporale e cosi' inizio il rientro.
Arrivo alla macchina, e' presto e decido di tornare dal lato del Lago, anzi voglio fare il lungolago con i suoi splendidi paesi: Varenna, Mandello, Abbadia, e' un po' che non passo da quelle parti.

Scopro cosi' che a Mandello c'e' il motoraduno per i 90 anni della Moto Guzzi: quante moto, non ne ho mai viste tante in vita mia! Di tutte le marche ma le Guzzi sono la maggioranza, da quelle degli anni trenta a quelle di oggi, sono emozionato da tanta bellezza!

La ripresa dopo le vacanze

Breve riassunto delle uscite in Svizzera dopo le vacanze, tutte in val Blenio (CH)

Gita 152 - 28 agosto 2011: da Ghirone alla Capanna Scaletta e al Passo Greina
Prima uscita a Ghirone, tanto per renderci conto di come è. Il lungo tratto iniziale (che potrebbe essere fatto con il bus) non ci ha permesso di andare oltre il passo della Greina con il suo stupendo panorama.



Gita 153 - 3 settembre 2011: il Sentiero degli Stambecchi
Gita epica: 1000 mt in salita, 1800 in discesa, 9 ore di cammino, passaggi da paura!





Gita 154 - 11 settembre 2011: giro completo della Greina
Altra gitona, ma stavolta nessun pericolo: da Pian Geirett alla Capanna Scaletta, Arco della Greina, Passo della Greina, Crap la Crusch, Capanna Motterascio, Lago di Luzzone, diga di Luzzone, Ghirone Aquilesco.



Google