Appunti di viaggio: Lago di Cama ( occhio non Como ! ) , Santa Maria della Versa, Pizzo Freddo e Casteggio

Ciao,
facciamo prima un po di chiarezza (come disse il brianzolo lungo l'Adda) !, non abbiamo fatto un unico viaggio per la tutta la Lombardia anche se la Trek-mobil di Mario è comoda e silenziosa ( ogni volta mi addormento come un bambino ).

Sabato 21 Luglio
Abbiamo onorato l'Eno e il Gastronomico che vedete nel titolo facendo una tranquilla gita nel'oltrepò pavese. Il navigatore con la voce sensuale ci regala un percorso lungo i vigneti più interni facendoci passare per tranquille e dissestate stradine. Giunti in paese cerchiamo il 'Santuario' spacciato da Canio e invece troviamo una piccola chiesetta di recente costruzione allora optiamo per la famosa pala che invece era una paletta e neanche visibile perché in restauro .... basta abbiamo girato anche troppo, andiamo a mangiare. Memori di una trattoria visitata in occasione di un giro in bici (vedi Ciclo nel titolo) raggiungiamo Pizzo Freddo, minuscola frazione di Santa Maria con il centro vitale nel nostro bar/ristorante. Mangiamo bene il servizio è buono la ragazza che ci serve è gentile ... soprattuto scopriamo un pinot nero vinificato in bianco rosè. (http://www.vinostore.it/Schedevino/lombardia72.htm)
Dopo il pasto cerchiamo le famose cantine 'La versa' che non troviamo, ma ci fermiamo invece alla cantina (http://www.ilmontu.com/), qui degustazione e primo carico di vini. Successivamente facciamo sosta alla nota cantina sociale di Casteggio (http://www.cantinacasteggio.it/) dove dopo un paio di bicchierini per scegliere il vino carichiamo due damigiane ( 15 e 12 l), una dama più altre bottiglie. Quindi con il nostro carico rientriamo a Milano, un po brilli....

Domenica 22 Luglio
partenza (in orario) per la Confederazione Elvetica, pausa caffè pochi metri prima del confine, e arrivo a Cama.
Trovato parcheggio appena pronti per partire una vecchietta del posto che intuisce che siamo diretti al lago ci consiglia di parcheggiare all'ombra proprio sotto il monte da cui parte il sentiero. Nel nuovo parcheggio troviamo già parecchie macchine e un gruppo di svizzeri con 2 cani e 2 cavalli annessi pronti a salire anche loro.


Durante la salita ci sorpassiamo più volte a vicenda con il gruppo di svizzeri che ha problemi con il fissaggio del carico, questa prima parte è molto ripida e dopo un'ora circa facciamo una pausa nei pressi di una fontana per studiare meglio il paesaggio e migliorare i rapporti internazionali ...

ancora un po di salita e il paesaggio cambia e l'aria è più fresa. La salita non è più tanto ripida ma è lunga, la fatica si fa sentire ...
durante il cammino più persone ci raggiungono e superano ( quanto camminano sti svizzeri ! ) e finalmente giungiamo alle nostra meta, senza parole ...




dopo qualche minuto per riprenderci, troviamo una panchina per mangiare ma un gruppo di svizzeri ci chiede di allontanarsi perché si erano già preparati il fuoco per il loro pranzo. Io e Mario azzanniamo i panini mentre c'è pure chi riesce a farsi il bagno ( faccio presente che siamo in un lago Alpino ). Durante la sosta al lago notiamo che ci sono tante baite, molta gente, inoltre dei mezzi meccanici per la costruzione e non siamo riusciti a capire come ce li abbiano portati ( elicottero ? ).



Dopo il pranzo momento di relax poi grazie al metodo della Nonna (pugni) ripariamo la macchina fotografica di Canio prima di tornare sui nostri passi. La discesa dura 2 ore e ci sembra impossibile essere riusciti a fare la stessa strada in salita !!!

Arriviamo al parcheggio rientro in Patria senza problemi ......

Lago di Cama ( CH )

7 commenti:

Mario ha detto...

Da ricordare a Pizzo Freddo sono le forme generose della ragazza che ci ha servito in trattoria; in particolare quando, portando via i piatti, si e' chinata mostrando buona parte della scollatura e ci ha chiesto:"E adesso cosa vi posso fare?"
La risposta (non dico chi)e' stata pronta ed efficace:"Al suo buon cuore!"

A Cama io e Canio siamo stati colipiti dalle 3 maestre elvetiche (sicuramente per la vicinanza d'eta), e gia' stavamo ripassando termioni quali: elemento normodotato, insegnante di sostegno, componente genitoriale ecc. Avremmo sicuramente fatto colpo!

Anonimo ha detto...

SABATO 21 LUGLIO 2007

GITA GASTRONOMICA
Che vi devo dire, la giornata è stata molto interessante, va bene che dal punto di vista turistico abbiamo combinato poco, la Pala con la Madonna della Versa era in restauro, ma abbiamo fatto un giro meraviglioso tra le colline fra Santa Giulietta e La Versa, panorami bellissimi e suggestivi.Il nostro satellitare, non so proprio come abbia fatto a trovare quella strada!
Ma veniamo al pezzo forte, pranzo in una simpatica trattoria Dowtown Pizzofreddo, ridente frazione di Santa Maria della Versa, che dire; cucina casalinga, eravamo posionati davanti alla finestra che dava sulla cucina, dove una pingue vergara attendeva alle faccende culinarie.
Quindi antipastino locale e agnolotti al burro e salvia per il vegetariano ed il nordico, al brasato per il sottoscritto.
La cosa che + ci ha messo di buon umore, è stata la ragazza che fungeva da cameriera, avvolta in un bel bermudino azzurro che metteva in bella mostra le gambe abbronzate ed un canotta bianca con scollatura invitante!
Che dire, me la sono trovate due volte dall'altra parte del tavolo che ritirava il piatto sporgendosi in avanti, l'occhio è scappato al punto nevralgico, che ci volete fare!
Come dice il proverbio:
l'ommo è ommo
Comunque il pranzo è stato buono e, come già accennato nel precedente commento, standing ovation quando la ragazza ha esordito con un:

'Ed adesso che cosa vi posso fare?'

Qui il tosterone ha cominciato a picchiare in tesa, un fuori giri, per utilizzare un lingaggio automobilistico!!!

Nota:
c'è stato un dibattito sul fatto che la ragazza risultasse più conturbante con gli occhiali o senza, io votavo per senza, i ragazzi per con; attendo i loro commenti!

Per la gita enologica alla prossima puntata!

ciao

Anonimo ha detto...

SABATO 21 LUGLIO 2007

GITA ENOLOGICA

Pomeriggio dedicato alla enologia, si parte per la Cantina della Versa, sulla porta c'è la spiegazione del punto vendita; sia io che Ciccio diciamo di aver memorizzato le istruzioni, al lato pratico tutti e due ci ricordiamo due cose diverse, per fortuna non tre :)

A questo punto andiamo alla ventura, ci dirigiamo verso Montù Beccaria e qui approdiamo alla Cantina Storica di Montù Beccaria.
Da sogno!

C'è la signora addetta alla vendita che ci invita ad assaggiare vino o grappe, noi siamo un po' imbarazzati ma alla fine cediamo: Pinot Nero vinificato in Bianco e Chardonnay, buonissimi.

Qui decidiamo di acquistare delle bottiglie, mentre Mario fa la spesa alla grande, che bello vedere la Trek Mobile carica di cartoni di vino!

Poi via verso la Cantina di Casteggio, meta già verificata in precedenza dove abbiamo A SUO TEMPO seguito una presentazione della cantina con le varie fasi di lavorazione del vino.

Ci accoglie una ragazza di origini sudamericane, le chiEdiamo di assaggiare il vino e ci spiega dove sono i bicchieri e dove si spilla dalla botte, che civiltà, ci dedichiamo con coscenza all'assaggio di tutte le qualità, per comodità ci soffermiamo ai bianchi; Pinot Nero vinificato in bianco, Riesling e Cortese.

Per meglio capire le essenze ed il retrogusto, con Ciccio abbiamo fatto un paio di giri completi.

A Mario gli abbiamo impedito di bere, dicendo che doveva guidare!!!!! ( che altruismo!!!)

Alla fine decidiamo per due damigiane di Riesling ed una dama di Pinot.

Salutiamo la cubana e notiamo che il ragazzo addetto alle vendite non vede l'ora che ce ne andiamo, chissà, forse tende ad un approccio intercontinentale sui cartoni all'ombra delle botti di vino, che visione bucolica!!!

Trek Mobile carica di damigiane e bottiglie, che spettacolo, da lacrime agli occhi per la gioia!

Si parte, speriamo di non incontrare la Finanza, per le bolle nessun problema, ma per il palloncino, non so bene!
Mario è stato giudizioso, ma l'aria all'interno della Trek Mobile era satura di alcool e di essenze vinose!



Ciao alla prossima!

Anonimo ha detto...

NOTA VINICOLA

Riesling Renano

Il Riesling Renano è un vitigno bianco dal quale si ottiene un vino fruttato e di carattere. Originario della Germania, si diffuse poi in Alsazia, Austria e Italia; oggi viene prodotto in molti luoghi del mondo, inclusa l'Australia.
Fra le regioni dove si producono i Riesling più rinomati si può citare la zona dei fiumi Reno, Nahe, Mosella, Saar e Ruwer (Germania). Per le caratteristiche morfologiche del territorio, i vigneti di questa regione hanno spesso forti pendenze che favoriscono l'esposizione delle piante ai raggi solari; questo dona al vino un’intensità e un bouquet molto apprezzati. Grazie alla latitudine settentrionale di questa zona e alle caratteristiche vulcaniche del territorio, il Riesling prodotto in Germania è caratterizzato dall'equilibrio tra acidità, dolcezza e contenuto alcolico. Vino "per palati fini", secondo molti appassionati ed esperti divide, con lo Chardonnay, il gradino più alto della qualità dei vini bianchi.

Coltivato fuori zona tende a mantenere le sue caratteristiche originarie. Esiste anche un vitigno denominato "Riesling Italico".

Pinot bianco

Per gli ampelografi, (gli studiosi delle caratteristiche morfologiche dei vitigni) il Pinot bianco ha sempre rappresentato fonte di ampia discussione. Ormai assodato che si tratta (così come il Pinot grigio) di una variante genetica del Pinot nero, è stato infatti a lungo confuso con lo Chardonnay (del quale d'altra parte possiede numerose caratteristiche comuni). Fino a quindici anni fa in Italia era spesso indicato come Pinot-Chardonnay e negli anni successivi alla fillossera spesso nel nord Italia le due varietà sono state reimpiantate l'una al posto dell'altra o insieme. Il vitigno è originario della Germania; in Alsazia raggiunge i migliori risultati qualitativi, ma è stato anche "esportato" in Stati Uniti, America latina e Australia. In Italia originariamente ha trovato il suo clima adatto in Friuli, in Lombardia, in Trentino e nell'Alto Adige. La sua diffusione in Toscana risale invece al '700, quando i Lorena, granduchi di Toscana, ne sponsorizzarono la coltivazione. In Italia i Pinot bianco di maggior pregio vengono da alcune zone del Friuli e dell'Alto Adige. In queste zone particolarmente adatte al vitigno, le rese per ettaro sono molto basse e questo consente di produrre un vino bianco molto strutturato, morbido e grasso, che è anche adatto alla maturazione in barrique e si presta a essere invecchiato. Il Pinot bianco è particolarmente adatto ad essere spumantizzato e quindi entra a far parte delle cuveé dei migliori spumanti italiani del Friuli, del Trentino e della Franciacorta.

Cortese di Gavi

Il Gavi o Cortese di Gavi è un vino bianco prodotto esclusivamente da vitigno cortese in una ristretta zona della provincia di Alessandria, al confine con la Liguria. È un vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG)

Mario ha detto...

Voto sicuramente per gli occhiali (della ragazza in trattoria), che le davano un'aria piu' "vissuta" (e non dico di piu'!) e quindi decisamente interessante...

Anonimo ha detto...

METEO LOMBARDIA

BOLLETTINO METEOROLOGICO PER LA LOMBARDIA
EMESSO GIOVEDÌ 26 LUGLIO 2007 ALLE ORE 13


PREVISIONE PER DOMENICA 29 LUGLIO 2007

Stato del cielo: fino al mattino da poco nuvoloso ad irregolarmente nuvoloso con addensamenti sulle Prealpi e sul Nord Ovest, poi poco nuvoloso ovunque con sviluppo di cumuli sui rilievi.

Precipitazioni: possibili isolati rovesci nel pomeriggio-sera sui rilievi orientali.

Temperature: minime in lieve aumento, massime stazionarie.
Zero termico: attorno a 4300 metri.

Venti: nella notte rinforzi da nord sui settori occidentali, poi in pianura deboli orientali, in montagna deboli occidentali.

Altri fenomeni: condizioni di afa da moderata a forte

Anonimo ha detto...

DOMENICA 22 LUGLIO 2007

GITA TREKKING

Si parte in perfetto orario con la Trek Mobile, rombante e pronta a macinare i chilometri che ci separano dalla meta.
Ciccio, come di consuetudine, dopo un po' si addormenta, non prima di aver posto delle domande esistenziali irrisolvibili, se non tramite degli studi filosofici o dopo una bella bevuta di Pinot nero vinificato in bianco.
Continuiamo la nostra strada ed arriviamo a Cama, qui troviamo subito il parcheggio, ma una arzilla ottantenne ci suggerisce di spingerci più avanti; proprio alla base del sentiero.
Qui troviamo il parcheggio affollatissimo, in pratica sembrava di essere ad Abbadia Lariana o località similari.
Alla partenza troviamo una sorta di Arca di Noè; due cavalli, maschio e femmina, due cani, maschio e femmina, tre donne e due uomini, qui la cosa ci ha un po' turbato, ma ci siamo ricordati che anche Abramo aveva la schiava, e come dice Totò: la serva, serve!
Passiamo alla salita, prima parte decisamente dura, a scaloni, ma con l'allenamento della scorsa settimana riusciamo a superare l'ostacolo in modo agevole.
Durante il primo pezzo, veniamo raggiunti e 'superati' da tre insegnanti elvetiche, due gemelle ed un'amica; parlavano di consigli di classe etc; Mario ed il sottoscritto eravamo pronti a spararci la carta del dirigente scolastico e del bacino d'utenza; ma erano troppo veloci per noi, forse le rivedremo al lago!
Il percorso, dopo la prima parte tosta, si snoda tra i boschi che si diversificano a seconda delle altezze, prima caducifoglie e poi abeti , molto bello.
Siamo in direttiva d'arrivo, finalmente raggiungiamo il lago, bellissimo, acqua calma e di colore verde azzurro decisamente invitante per un bel bagno!
La cosa strana è che il lago è costeggiato da un muretto a secco, solo dopo leggiamo sulla giuda che è il confine posto nel lontano 1300 tra i due comuni che detengono ancora oggi la propietà della valle, questi svizzeri!
Dimenticavo, le coste del lago sono attrezzate con fontanelle, griglie per barbecue e panchine, e, cosa strana, sono tutte occupate, semba di essere all'idroscalo, mancano i peruviani con la birra e gli indiani con le loro nenie.
Troviamo un posto all'ombra ed io approfitto per un bel bagno in altitudine, bellissimo, da rifare.
I nostri vicini sono quattro palestrati ticinesi ed un gruppo di gitanti valligiani della domenica che assommano a circa 20 unità; con uomini, donne, cani, banmbini , ragazzi e ragazze; queste tenute d'occhio amorevolmente da noi tre in attesa dell'eventuale entrata in acqua!
Tante volte ci fosse bisogno di qualcuno che sappia farci con la respirazione bocca a bocca!
Di sfuggita vediamo anche il corpo insegnante ticinese che esce da una baita e , con passo alla bersagliera, riprende la strada del ritorno.
A questo punto, vista l'ora ci decidiamo a rientrare anche noi, e pure in discesa siamo sempre raggiunti e superati da qualcuno che va più forte di noi, è una dura legge, ma ci dobbiamo adeguare.
L'ultimo pezzo, il pezzo dei gradini, in discesa ci spezza le gambe, ma moi non molliamo!
La Trek Mobile ci sta aspettando all'ombra, non si capisce se siamo più contenti noi di vederla o lei di carcarci a bordo!
Ma ormai è fatta, si parte per Milano, Ciccio dopo aver farfugliato qualcosa di incomprensibile come: 'questa strada all'andata non c'era'; cade nel suo sonnellino favorito dal tranquillo macinare dei chilometri della Trek Mobile.
Ormai sazi, e con negli occhi le bellezze del lago e delle bagnanti, decidiamo di non farci guidare dalla voce sensuale del navigatore, semai per la prossima volta!!
ciao

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