Appunti di viaggio: Morbegno, Colico ,Piona, Corenno Plinio, Dervio, Varenna

Partiamo col comodissimo trenino delle 9:15 in Centrale, che, oltre ad avere permesso ai membri dei blog di percorrere i vari tratti del Sentiero del Viandante, ci porta oggi fino a Morbegno, paese attraversato da una ciclabile sull'alto Adda che parte da Colico ed arriva a Sondrio e di cui noi dobbiamo percorrere oggi il tratto di
15 km circa fino a Colico.
Usciti dalla stazione e dopo la briosche al bar davanti alla stazione, con qualche difficoltà (e con qualche resistenza dei componenti del team che vorrebbero andare allo spaccio Galbusera e riempire il cestino della mia bici di scatoloni di biscotti :)) seguiamo le istruzioni per arrivare alla ciclabile sull'Adda, grazie anche all'aiuto delle indicazioni di ciclisti incrociati per strada; la ciclabile è su un argine dell'Adda e si rivela molto piacevole e non molto affollata, in gran parte è una stradina asfaltata in mezzo ai campi abbastanza lontana dalla statale e con molti interessanti scorci sull'Adda.
Dopo una sosta per visitare lo spaccio di generi alimentari vari di un agriturismo molto raffinato (c'è anche la spa e pare che la doppia costi 150€!) ci dirigiamo verso Colico, dove arriviamo seguendo un tratto della pista ciclabile sterrato ma in buone condizioni e costeggiando l'alto lago di Como/Lecco e una serie di spiagge molto ventose dove molti ragazzi fanno sky-surf.
Oramai è quasi l'una, quindi decidiamo di fermarci a mangiare al fidato ristorante Miralago, i cui ottimi pizzoccheri sono stati già provati in un altra occasione; anche il menù estivo non delude e inoltre ci permette di scampare il famigerato pranzo al sacco! :)) Dopo un giretto sul lungolago (e diverse foto del grande
Chenio: non ci sono monumenti ai caduti, ma c'è una bella "Passeggiata dei Marinai d'Italia"!) riprendiamo la strada verso Piona, fortunatamente riuscendo a trovare anche "la stradina in mezzo ai campi" consigliata e che permette di evitare per un tratto la statale.
Dopo avere ammirato una spiaggetta che dà sul lago di Piona, iniziamo la statale in leggera salita (sembra più difficile perchè sono le ore più calde in un giorno molto soleggiato di inizio agosto..) fino allo svincolo di Olgiasca dove inizia la salita vera, davvero tosta!
Dopo poco scendo e la faccio con la bici a mano, d'altronde c'è anche il vento contro, è davvero troppo per me! Per fortuna non è lunghissima, saranno 500 metri, poi inizia una panoramica discesa verso l'abbazia, che però sfortunatamente dopo poco si trasforma in una discesa su un tremendo e anche lungo acciottolato.. dopo 2 km di sobbalzi che mettono a dura prova la mia bici, arriviamo finalmente all'abbazia.
Visitiamo la chiesa (dell'XI-XII secolo), il bel chiostro dove c'è una mostra di artigianato di clausura, il belvedere sul longolago con una panoramica stradina attorniata di cipressi e il negozio dei monaci, dove prendo le famose Gocce Imperiali, ad alto contenuto alcolico, buone un pò per tutti i malanni, ma principalmente come digestivo.
Dopo la visita ripartiamo, un pò intimoriti dalla salita sul fatidico acciottolato, che però in senso contrario si rivela abbastanza fattibile; poi dopo Olgiasca scendiamo sulla panoramica e non trafficata statale verso Dervio, e dopo avere ammirato diverse belle spiaggette lungo il percorso, visitiamo Corenno Plinio dove c'è un bel castello ed una chiesa a Tommaso di Canterbury (sic!) e decidiamo di riprendere il treno a Bellano, dopo una sosta con gelato vicino al Lido.
Silvia


Nessun commento:

Google