SI FA PRESTO A DIRE APPUNTI - 28 SETTEMBRE 2008

Questa volta Mario ci ha preso, le previsioni davano bel tempo e bel tempo è stato.
Organizzazione semplice e dell'ultimo momento, per i partecipanti e per le caratteristiche
della gita ci ha già pensato Manfred nell'apposito articolo:
http://www.curiosandi.com/2008/09/28-settembre-2008-spider-canio-sullalpe.html
a me non resta altro che riportare alcune note di colore.

L'INSUBRICO AVEVA RAGIONE
Il nostro percorso è segnalato di tipologia EE, Escursionisti Esperti, ed infatti abbiamo
incontrato diversi tratti attrezzati con catene e numerosi passaggi insidiosi.Bene, all'inizio del sentiero, abbiamo incontrato anche un bambino delle scuole medie col padre, che si cimentavano nel percorso. Come dice l'Insubrico, i bambini del nord all'asilo percorrono il sentiero per Civate, alle elementari il sentiero del viandante e poi alle medie gli altri.Una cosa strana, abbiano notato l'assenza della madre del bambino, a nostro avviso doveva essere di sotto il Po, ed il padre cercava di inculcare nel figlio i bacilli nordici!!!

LA CAMPESTRE
Nel primo tratto, quello più tranquillo, abbiamo avuto l acompagnia di un gruppo di podisti
che partecipavano ad una corsa campestre/montana con partenza da Mandello del Lario, abbiamo sperato di vedere comparire all'improvviso Mauri, ma per nostra delusione non l'abbiamo visto.

CASCATA DI ERA
Foto ricordo con il sirenetto adagiato sullo scoglio alla base della tripartita cascata di
Era.Ed ho detto tutto.

L'OSTE
Rifugio presso la Chiesa di Santa Mara in Olcio, gestito da un oste nordico al 100%, ci
parlava in stretto dialetto della valle, Manfred sostiene di averlo compreso alla
perfezione, non ho dubbi, io non ho capito nulla, solo che aveva degli amici burloni e che
il suo mestiere lo sa fare, il bianco era un trebbiano d'abruzzo, ma almeno un cortese non
si poteva avere???



LA PALESTRA DI ROCCIA
Nel percorso abbiamo trovato una parete rocciosa attrezzata con delle catene. Ciccio ha
voluto a tutti i costi essere immortalato nella salita, ed il sottoscritto ha effettuato una ripresa filmata. la cosa mi insospettisce, ci deve esser qualcosa sotto, di solito dietro
queste manifestazioni di prestanza fisica, si nasconde sempre una donna.Poi vedremo.


L'UOMO BIONICO
Devo essere sincero ci è mancato, nei passi più impegnativi, che noi tre abbiamo affrontato stringendo le catene con entrambe le mani, lui li avrebbe fatti trattenendo la catena con i denti e suonando il Bodhrán con le mani.Questi nordici!


LEGENDA:
Gradi di difficoltà dell'escursionismo
EE = Escursionisti Esperti -
sono intinerari generalmente segnalati ma conqualche difficoltà: il terreno può essere costituito da pendii scivolosi di erba,misti di rocce ed erba, pietraie, lievi pendii innevati o anche singoli passaggirocciosi di facile arrampicata (uso delle mani in alcuni punti). Pur essendopercorsi che non necessitano di particolare attrezzatura, si possono presentare tratti attrezzati se pur poco impegnativi. Richiedono una discreta conoscenza dall'ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini. La preparazione fisica deve essere adeguata ad una giornata di cammino abbastanza continuo.

Gli Strumenti Musicali della Cultura Celtica
Il Bodhrán
Tradizionale strumento a percussione suonato battendo a ritmo la pelle con le dita. Di solito il bodràn è fatto con pelle di capra

Le escursioni sulle Grigne
L'itinerario
http://www.aptlecco.it/escursioni/grigne/mandello.html

Il vino
Trebbiano d'Abruzzo

La Denominazione di Origine Controllata “Trebbiano d'Abruzzo” è riservata al vino bianco, che risponde alle condizioni e ai requisiti del disciplinare di produzione. Il vino deve essere ottenuto dalle uve provenienti dai vitigni Trebbiano d'Abruzzo e/o Toscano (possono concorrere altre uve a bacca bianca autorizzati fino ad un massimo del 15%).
Le uve destinate alla produzione del DOC devono essere prodotte nel territorio Abruzzese, vigneti ubicati in terreni collinari o di altopiano la cui altitudine non sia superiore ai 500 metri s.l.m. (fatta eccezione per alcune zone ai 600 metri). I sesti d'impianto, le forme di allevamento e i sistemi di potatura devono essere quelli generalmente usati o comunque atti a non modificare le caratteristiche dell'uva e del vino, è vietata ogni forma di forzatura. La resa massima di uva ammessa alla produzione del Trebbiano d'Abruzzo non deve essere superiore a 140 q.li per ettaro di vigneto, mentre la resa massima dell'uva in vino non deve essere superiore al 70%. Le operazioni di vinificazione devono essere effettuate nell'interno della zona di produzione, il vino ottenuto non può essere immesso al consumo prima del 1° Gennaio successivo all'annata di produzione delle uve. Le uve destinate alla vinificazione devono assicurare un titolo alcolometrico volumico naturale minimo di 10%.


CARATTERISTICHE DEL VINO

Colore: paglierino.Odore: vinoso, gradevole, delicatamente profumato.Sapore: asciutto, sapido, vellutato, armonico.Titolo alcolometrico totale minimo: 11%.





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